Paura all'ippodromo di Firenze, ferita l'amazzone bergamasca Sara Spampatti
Caduta rovinosa di tre cavalli con relativi fantini. La 28enne di Gandino ha riportato fratture al volto e alle vertebre, da valutare un intervento chirurgico
di Giambattista Gherardi
Un brutto incidente, che ha tenuto col fiato sospeso tutti gli appassionati e seguito nelle ultime ore da aggiornamenti quantomeno rassicuranti. Una rovinosa caduta ha coinvolto tre cavalli e i relativi fantini giovedì 6 ottobre all’ippodromo fiorentino del Visarno, nel corso di una gara pomeridiana riservata alla categoria dei purosangue arabi di tre anni. Attorno alle 17.40, a seguito di una dinamica non del tutto chiara, i tre animali sono entrati in collisione e i fantini sono caduti al suolo. Fra loro, anche l’amazzone bergamasca Sara Spampatti di Gandino, 28 anni, fra le campionesse più in vista nel mondo ippico italiano, insieme alla sorella gemella Jessica.
Secondo quanto riportato dal quotidiano toscano La Nazione, la caduta è avvenuta sulla prima curva della pista. A destare particolare preoccupazione è stata innanzitutto la caduta di Michele Colombi, 45 anni, che montava Doriana. L’uomo avrebbe perso conoscenza, per poi riprendersi ed essere dichiarato fuori pericolo. Ferite lievi per Salvatore Basile, pure coinvolto nella caduta. Sara Spampatti, che montava Bab’aimah, avrebbe invece battuto violentemente il viso sulla pista. Trasportata in ospedale, le è stata riscontrata la frattura del setto nasale ed è stato necessario applicare diversi punti di sutura alla bocca. Venerdì 7 ottobre la sorella Jessica ha postato poi un messaggio rassicurante sui social, ringraziando le centinaia di appassionati e amici che hanno inviato messaggi di sostegno.
«Sei una roccia - ha scritto Jessica rivolgendosi alla sorella - e ti rialzerai anche questa volta. Volevo ringraziare tutti quelli che ci stanno scrivendo e ci sono vicini, mi scuso se non risponderemo a tutti. Mia sorella ha 20 punti in bocca, il naso rotto e lunedì verrà operata. Purtroppo ha riportato la frattura di sette vertebre, quelle che sostengono la testa, sono abbastanza gravi e stasera con un'ulteriore risonanza i medici decideranno se operarla. Muove gambe e braccia, quindi siamo positivi. Forza sister!».
Sara e Jessica sono unite da una grandissima passione per il mondo dei cavalli, coltivata sin dall’adolescenza. Lo scorso anno hanno ricevuto il premio nazionale “Signore dell’Ippica” dedicato a Lydia Fiori Tesio. Un nome non certo banale, dato che si tratta della nobildonna che insieme al marito Federico allevò negli anni ’50 il mitico Ribot, leggendario, imbattuto purosangue definito “il cavallo del secolo”. «Ci siamo fatte largo - raccontava Jessica in un’intervista - con l’impegno costante, costruendo giorno per giorno quella che oggi è la nostra unica attività, nonostante gli studi superiori, per me da geometra e per Sara alla scuola di moda».
Nel 2014, Sara e Jessica hanno ottenuto la patente da amazzoni dopo un difficile tirocinio e i necessari esami. Sara nel 2018 è diventata addirittura fantino professionista. Nel 2020 uno stop forzato aveva colpito Sara (braccio rotto e, in una scivolata su ghiaccio, frattura di tibia, perone e malleolo) e il suo cavallo Still in Time. Proprio con lui, il 20 marzo 2021 era arrivata la vittoria della rinascita nel Premio Nova Milanese all’ippodromo di San Siro. Ora una nuova battaglia da affrontare e l’augurio da parte di tutto di un nuovo, vittorioso ritorno in sella.