Djimsiti verso il rientro, Zapata ancora a parte e Musso che valuta l'uso della maschera

di Fabio Gennari

Considerando Toloi e Zappacosta ancora in recupero dai rispettivi (e più recenti) problemi muscolari, le tre situazioni aperte dal punto di vista fisico nel gruppo atalantino sono quelle di Djimsiti, Zapata e Musso. Due su tre sono fratture (difensore e portiere), mentre il terzo caso è quello del centravanti colombiano, che sta sempre meglio ma ancora non lavora con il gruppo. E dopo un mese e mezzo da un problema che non sembrava poi così grave ci sono davvero tanti dubbi su quando il numero 91 della Dea tornerà al top. Non in gruppo, al top.

La convocazione è già un primo segnale di come la situazione stia volgendo al meglio e, da questo punto di vista, il più avanti è Djimsiti. La frattura composta al terzo medio del perone destro è clinicamente superata, parliamo di un problema che è stato causato dallo scontro con Origi in Atalanta-Milan del 22 agosto e da Zingonia arrivano segnali positivi, con allenamenti sempre più completi con il gruppo per il numero 19 nerazzurro, che potrebbe quindi già essere convocato per il Sassuolo.

Sullo sfondo, la situazione Musso. Il portiere argentino si è procurato una frattura allo zigomo nella gara di Roma del 18 settembre e, al netto del recupero clinico, c'è da mettere sul tavolo il tema della maschera protettiva. In questi casi è frequente vedere calciatori che scendono in campo con un dispositivo di protezione al volto e nel caso di Musso sarà interessante capire come il giocatore si abituerà all'utilizzo, quanto tempo servirà e quindi se il rientro in campo potrà avvenire prima o dopo la sosta per il Mondiale.