Nuovo capitolo

Accoltellamento di Simba La Rue: negati i domiciliari alla Boscali, presunta mandante dell'agguato

La 31enne, che ha ammesso di aver chiesto a dei rivali del trapper di «umiliarlo», farà ricorso al Riesame

Accoltellamento di Simba La Rue: negati i domiciliari alla Boscali, presunta mandante dell'agguato
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Dopo il no al passaggio dal carcere ai domiciliari, Barbara Boscali, fidanzata del trapper Simba La Rue arrestata con l'accusa di essere stata la mandante dell'agguato che, lo scorso giugno a Treviolo, ha visto il giovane accoltellato alla gamba, è pronta a fare ricorso al Tribunale del Riesame.

Il legale della 31enne, l'avvocato Benedetto Bonomo, ha fatto sapere di aver già depositato l'istanza, che dovrebbe essere discussa questa o al massimo la prossima settimana.

Intanto, come detto, nei giorni scorsi il gip ha negato la richiesta della donna di passare dal carcere ai domiciliari. Il motivo? «Solo la misura in atto della custodia cautelare in carcere appare idonea ad arginare la pericolosità sociale dell’indagata», ha scritto il giudice nella motivazione del rigetto.

Barbara Boscali, in arte "Bibi Santi 91"

Sempre il gip, inoltre, ha sottolineato come sia stata la stessa Boscali, nota sulle piattaforme social e su OnlyFans (portale a pagamento utilizzato soprattutto per contenuti a luci rosse) con lo pseudonimo di Bibi Santi 91, ad ammettere le proprie responsabilità, e ciò nonostante abbia anche precisato di non aver mai chiesto di ferire Simba La Rue, semmai di «umiliarlo», dato che il trapper si era reso protagonista di presunti maltrattamenti nei suoi confronti.

L'agguato dello scorso giugno avvenne proprio sotto casa della 31enne, a Treviolo. Quella sera, l'auto su cui si trovavano Simba La Rue e Boscali fu circondata da alcuni membri della gang rivale del trapper, quella dell'altro trapper Baby Touché, e uno di questi accoltellò La Rue a una gamba. Ancora oggi il giovane - anche lui sottoposto a misura cautelare - sta pagando le conseguenze del ferimento, dato che nei giorni scorsi è stato scarcerato proprio in seguito alle sue precarie condizioni di salute.

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