Adozione

Tratta illegale di cuccioli, c'è chi vuole già adottarli. Indagini sui complici

Numerose le chiamate, ma sarà il tribunale a decidere le modalità di affido. Intanto si indaga sui una coppia di amici e una trentenne

Tratta illegale di cuccioli, c'è chi vuole già adottarli. Indagini sui complici
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Sono tante le persone che vorrebbero dare una nuova, e sicuramente più accogliente, casa ai cinquantasette cani sequestrati durante un blitz della Polizia Stradale di Bergamo lo scorso 20 ottobre. Barboncini, maltesi, australian sheperd, bassotti, "figli" di un traffico illecito che durava da diversi anni e per il quale lo scorso ottobre è stato arrestato un 65enne di Trescore. Con lui, ai domiciliari, anche la compagna, la figlia e il compagno di lei.

Come riporta Corriere Bergamo, ora la Polizia indaga sui possibili complici della famiglia, titolare di un'azienda agricola a Gabbione. Si tratterebbe di una coppia di amici della famiglia, 47 e 50 anni, e una 30enne di Carobbio. Il ruolo dei coniugi era accudire i cuccioli fino alla vendita, ovviamente dietro lauti compensi, mentre la giovane aveva il compito di inserire le inserzioni sulle principali piattaforme di compravendita online, utilizzando peraltro la propria e-mail personale.

In questi annunci non compariva mai alcun riferimento alla famiglia coinvolta, né alla loro attività agricola. I cagnolini, la maggior parte importata illegalmente dall'Est Europa, venivano spacciati per animali di razza e venduti a prezzi che oscillavano tra i 1.500 e i 4.500 euro, senza microchip né vaccinazioni e forniti di certificati falsi. Proprio per questo motivo moltissimi si ammalavano nel giro di poco tempo e morivano.

Secondo quanto accertato dagli agenti, tra giugno e novembre del 2020 sarebbero stato pubblicati in rete ben 197 annunci, mentre i cani importati illegalmente circa 200. Più di sessanta le querele raccolte dalla Polizia. Durante gli accertamenti è inoltre emerso che il 65enne era già stato accusato di maltrattamento su animali: era stato processato e successivamente prosciolto.

Ora i cinquantasette cagnolini, tra cui vi sono anche mamme e cuccioli appena nati, sequestrati sono ospiti al canile dell'Ats di Verdello. Stanno bene e sono seguiti dai veterinari, che si occuperanno di eseguire tutte le analisi necessarie. Alle chiamate di chi vorrebbe adottarne uno, risponderà il Tribunale: probabilmente l'affido avverrà tramite un contratto formale, in cui è dichiarato che le accuse sono tuttavia ancora da provare. Per i cagnolini, d'ora in poi, il futuro sarà sicuramente roseo.

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