Il personaggio

Quel rigore di Zapata e i segnali che servono davvero: non manca il gol, ma la prestazione

Entrato nell'ultima parte di gara con l'AZ, il colombiano non ha giocato bene, sbagliando anche un tiro dagli undici metri

Quel rigore di Zapata e i segnali che servono davvero: non manca il gol, ma la prestazione
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di Fabio Gennari

Capita a tutti di sbagliare un rigore. Anche la successiva ribattuta, per quanto possa sembrare semplice, non sposta minimamente la valutazione sul momento di Duvan Zapata. Se anche fosse arrivato il pareggio contro l'AZ con una rete del numero 91, il campo e le prospettive future della Dea in tema di attaccanti stanno danno conferme importanti: il giovane danese Hojlund è il cavallo giusto su cui puntare, è forte e ha grandi margini di miglioramento.

Sull'assist di Soppy in profondità, Zapata è stato bravo ad anticipare il portiere avversario, che lo ha messo a terra. In quel momento c'erano in campo sia Muriel che Koopmeiners, primi rigoristi, ma Zapata ha preso la palla e ha voluto calciare. Gasperini, nel dopo partita, ha parlato di una forzatura, di segnale di pressione che non va bene. E la situazione è esattamente questa: da Zapata, nei prossimi mesi, l'Atalanta deve aspettarsi prestazioni di livello indipendentemente dai minuti in campo e dai gol segnati.

Le due reti che separano il centravanti colombiano dal record assoluto di Doni in A (69 gol, Zapata è a 67) possono essere uno stimolo importante, ma non sono l'unica cosa che conta. Per essere decisivo, il numero 91 di Cali deve prima di tutto stare bene, lavorare per la squadra come ha sempre fatto nei suoi momenti migliori e pensare che il resto arriverà. Perché Zapata non è quel centravanti che ti ricordi solo per il gol (vedi Pippo Inzaghi), alla squadra serve tutto il resto che lui è sempre stato in grado di fare.

Oggi, il campo continua a dimostrarlo, Hojlund è il cavallo migliore su cui puntare. Zapata (come Muriel) ha la possibilità di ritagliarsi comunque uno spazio prezioso e sta a lui entrare e cambiare in meglio le partite. Muriel lo ha fatto spesso, probabilmente Zapata non ci è ancora abituato. Non deve diventare un problema, ma un'opportunità: il tempo passa, gli infortuni incidono e per ritagliarsi un finale di carriere importante serve dimostrare sul campo di poter dare ancora qualcosa di decisivo alla squadra. Forza Duvan!

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