Malinovskyi è ufficialmente un giocatore del Marsiglia. Ecco i dettagli dell'accordo

Dalle 17.45 circa di oggi, lunedì 9 gennaio, Ruslan Malinovskyi non è più un giocatore dell'Atalanta. L'annuncio ufficiale è arrivato attraverso un comunicato stampa del club, seguito dagli immancabili post sui social. Il centrocampista ucraino è dunque passato all'Olympique Marsiglia, che lo ha annunciato con un bellissimo video pubblicato sui propri canali.

3 stagioni e mezzo ricche di emozioni indimenticabili. 🙌🏼 Grazie di tutto, @malinovskyi18, e buona fortuna! ⚫️🔵

3 and a half seasons full of unforgettable emotions. 🙌🏼 Thanks for everything, Malina, and good luck! ⚫️🔵#GrazieRuslan #GoAtalantaGo pic.twitter.com/tDbaFNCIQd

— Atalanta B.C. (@Atalanta_BC) January 9, 2023

Classe 1993, oltre 140 presenze e trenta gol ai piedi di Città Alta, Malinovskyi è stato salutato dall'Atalanta e ringraziato «per l’impegno, il senso di appartenenza al Club e il significativo contributo fornito in tre stagioni e mezza, augurandogli le migliori soddisfazioni per la sua nuova esperienza professionale». Parallelamente, il comunicato delle due società che hanno concluso l'affare rivelano anche le modalità dello stesso.

Le cifre, in realtà, erano già state svelate nel fine settimana: si parla di 13, 14 milioni di euro. Ma Malinovskyi non è stato ceduto a titolo definitivo: si tratta di un prestito con diritto di riscatto, che diventerà obbligo al realizzarsi di determinate condizioni, al momento non note.

Si tratta di un'operazione che soddisfa i nerazzurri, dal punto di vista economico. L'ucraino, infatti, era sbarcato a Bergamo dal Genk (formazione belga) nel 2019 più o meno per la stessa cifra per la quale è stato oggi ceduto. In mezzo, un po' di amarezza per quel che poteva essere e non è stato. Malinovskyi, infatti, tra il 2020 e il 2021 ha vissuto un periodo di grande crescita tecnica e tattica e sembrava poter diventare un grandissimo giocatore. Il suo percorso di miglioramento, però, è poi rallentato fino quasi a fermarsi. Di certo, la sua difficile collocazione tattica nello scacchiere tattico di Gasperini non lo ha aiutato, così come l'inizio della guerra nel suo Paese natio ha rappresentato una dura botta emotiva. Il legame con Bergamo, però, è proprio in quei momenti che s'è rivelato essere più saldo, anche attraverso diverse iniziative benefiche.

Già la scorsa estate pareva certa una sua partenza, poi alla fine non arrivarono a Zingonia offerte ritenute accettabili e il numero 18 (anche a Marsiglia terrà questo numero) restò a Bergamo. In questa prima parte di stagione ha giocato spesso, seppur senza mai lasciare il segno. Ora la nuova avventura, nella quale speriamo che il ragazzo possa trovare grandi soddisfazioni. In bocca al lupo Ruslan!