Addio a Orazio Ingegneri: il camionista investito sull’A4 lascia tre figli
Poco prima di essere travolto, sceso dal suo mezzo per controllare i danni dopo il primo incidente, aveva chiamato il titolare della sua ditta di trasporti per rassicurarlo su quanto accaduto
Da 12 anni andava dalla casa di Almenno San Bartolomeo, località Capaler, fino a Carnate, sede dell’azienda di autotrasporti per la quale lavorava, la società cooperativa Fra (Facchinaggio refrigerato autotrasporti). Si metteva al volante del suo camion refrigerato - un Iveco Eurocargo 100 quintali - e riforniva bar, mense e ristoranti di generi alimentari.
Orazio Ingegneri, 49 anni compiuti quattro giorni fa, lascia i tre figli Stefania, 27 anni, Shade, 22 anni, e Omar, 18. La ex moglie Flavia Milesi ne comunica un ricordo affettuoso e molto positivo, nonostante la separazione: si sentivano spesso ed erano in buoni rapporti. Era un padre molto presente, Orazio, in tutti i momento che contavano.
Poco prima di essere travolto in A4 aveva chiamato il titolare della Fra, Marco Fratus, per assicurarlo che nessuno si era fatto male, nel primo incidente in cui era stato coinvolto con il suo mezzo. Poi la tragedia. Stava andando a Pavia e Novara, aveva poca merce da consegnare. Avrebbe finito a metà mattinata.
Ingegneri aveva origini calabresi ed era nato a Palazzago, ma da 27 anni abitava ad Almenno San Bartolomeo. Amava le moto, Vasco Rossi e – soprattutto – la sua famiglia.