Demiral e Soppy, oltre 30 milioni di motivi per ritrovarli presto tra i protagonisti
Il turco e l'ex Udinese non stanno attraversando un grande momento e sono fuori dalla rotazioni principali, urge un rilancio
di Fabio Gennari
Merih Demiral e Brandon Soppy, in questo momento, non rappresentano due punti di forza dell'Atalanta. Sono elementi a disposizione, ma Gasperini li sta utilizzando poco e non per problemi fisici: siamo nell'ambito delle scelte tecniche, legittime e sacrosante per un allenatore che da questo punto di vista ha sempre detto di basarsi sul lavoro quotidiano per decidere la formazione e i cambi della domenica.
Demiral è stato pagato la scorsa estate oltre 20 milioni di riscatto. Le sue prestazioni nella prima parte di stagione, con la squadra più bassa, sono state molto buone e in quella Dea prima in classifica (con la miglior difesa) era un punto di forza. Nonostante le voci, non è mai stato davvero vicino alla cessione semplicemente perché la società chiedeva almeno 25 milioni per farlo partire e nessuno si è avvicinato a quella soglia. Adesso serve che a Zingonia il ragazzo torni a far vedere di meritarsi una maglia e, quando Gasperini lo vedrà allenarsi con quei riscontri, Demiral sarà di nuovo in campo.
Soppy è più un mistero. Quando è arrivato il mister ha parlato molto bene delle sue caratteristiche, ovvero della capacità di puntare la porta e creare pericoli: con il Torino conquistò un rigore, a Monza entrò e diede il via all'azione del vantaggio. Insomma, parliamo di sprazzi di calcio che regalarono fiducia. Poi è un po' sparito dai radar. C'è da capire che lavoro stia facendo con lui Gasperini, ma giova ricordare che tra Soppy e Demiral l'Atalanta ha investito oltre 30 milioni di euro, significa puntarci forte e quindi la curiosità di rivederli in campo è tanta.