La Dea incanta in attacco ma sorprende in difesa: i numeri con Gasp sono al top
In 75 delle 250 partite di A con il mister in panchina la squadra è riuscita a non subire reti. Non una cosa da poco, soprattutto se segni tanto
di Fabio Gennari
C'è un numero che si guarda sempre troppo poco. Un dato che impressiona, perché nell'immaginario comune l'Atalanta è una macchina da gol e invece, per vincere le partite, spesso è fondamentale tenere la porta chiusa e la saracinesca (leggasi Musso, strepitoso a Roma) abbassata.
In 250 partite di Serie A con la Dea, Gian Piero Gasperini ha chiuso la gara senza gol al passivo ben 75 volte. Avete letto bene, 75 gare di campionato su 250 con zero gol al passivo. Parliamo del tretna per cento circa del totale.
A Roma la difesa ha retto bene e nell'arco dei novanta minuti si sono visti in campo cinque dei sei centrali a disposizione. All'inizio hanno giocato Toloi, Djimsiti e Scalvini, poi sono entrati Demiral e Palomino. Djimsiti si è spostato dal centro al centrosinistra (e il rendimento non ne ha risentito) per lasciare spazio a Demiral da centrale, Palomino ha giocato da quinto di sinistra e si è pure preso la libertà di intercettare il pallone da cui è nato il raddoppio, lanciandosi pure in libera uscita (al 93') alla ricerca dello 0-3.
In tutto questo, ruolo da protagonista per Juan Musso, che sta alzando sempre di più il livello delle sue prestazioni. Contro Zaccagni prima (parata bella, plastica e spettacolare) e Immobile poi (meno appariscente ma tremendamente efficace), il numero 1 argentino ha sfoderato due parate da urlo che hanno tenuto la Lazio a distanza e permesso alla Dea di continuare la sua missione alla ricerca del raddoppio. Un po' come a dire: voi preoccupatevi di fare gol, qui dietro ci penso io. Le grandi stagioni passano anche da queste cose.