"Luoghi del Cuore" Fai, villaggio operaio di Crespi al 9° posto. Foto dei "candidati" bergamaschi
Il sito al primo posto nella classifica lombarda. Buoni risultati per gli altri della Bergamasca
Il villaggio operaio di Crespi d’Adda è al nono posto nel censimento dei Luoghi del Cuore del Fai. Le votazioni si sono chiuse lo scorso 15 dicembre e, dopo qualche mese, arrivano i risultati che vedono il sito di archeologia industriale nella top ten dei patrimoni locali più amati d’Italia.
Il Villaggio operaio
L’insediamento ottocentesco si è piazzato al primo posto tra i luoghi della Lombardia, ottenendo in totale ben 19.001 voti. La partecipazione all’undicesima edizione è stata fortemente voluta dall’associazione Pro Crespi, in collaborazione con il ramo bergamasco del Fai, con l’obiettivo di valorizzare il sito e promuovere il restauro della Chiesa Parrocchiale del Santissimo Nome di Maria, copia esatta della chiesa rinascimentale di Santa Maria di Piazza di Busto Arsizio, luogo d’origine della moglie di Cristoforo Crespi, e della pineta storica.
Il villaggio fu fondato nel 1878 proprio dal Crespi e da suo figlio Silvio, con l’obiettivo di ospitare i lavoratori del cotonificio insieme alle loro famiglie con figli. Proprio per rifornire gli operai ed i dirigenti di tutto il necessario, l’abitato venne fornito di vari servizi, tra cui la chiesa, la scuola, un ospedale, un circolo ricreativo, un teatro, un emporio, due lavatoi, dei bagni pubblici e persino dei campi sportivi e un parco. Il cotonificio rimase operativo fino al 2004, mentre nel 1995 la realtà divenne Patrimonio mondiale dell’Unesco.
Gli altri luoghi della top ten ed il piazzamento dei bergamaschi
Quali sono però gli altri luoghi entrati nei primi posti della classifica? Se siete curiosi, la medaglia d’oro a livello nazionale va alla chiesetta di San Pietro dei Samari a Gallipoli (Lecce) con 51.443 voti complessivi, mentre al secondo posto c’è il Museo dei Misteri di Campobasso, al terzo la chiesa di San Giacomo della Vittoria ad Alessandria, il quarto alla via Vandelli tra Emilia-Romagna e Toscana ed al quinto la Casa del Mutilato di Alessandria.
Per quanto riguarda la Bergamasca, al terzo posto a livello lombardo (14° in Italia) troviamo il Santuario e la Chiesa rupestre di San Vittore Martire ed al quarto (22° a livello nazionale) il plesso storico di San Michele a Torre de’ Busi. Scendendo un po’, abbiamo all’ottavo posto (41° in Italia) l’oratorio della Beta Vergine Assunta di Calvenzano, poi più giù la cappella di San Rocco a Villongo (13° posto, 90° in Italia), il santuario della Madonna dell’Olmo di Verdellino (15° posto, 103° in Italia) ed infine la chiesa di San Giorgio di Bottanuco (18° posto, 117° in Italia).