«Le mie mattine con caffè, preghiera, giornali e pc sulla pagina “passaporti online”»
Il racconto ironico su Facebook dell’ex consigliere comunale Roberto Cremaschi. Continua l’impegno straordinario delle questure per star dietro al boom di richieste, ma i disagi per i cittadini restano tanti
Al coro di racconti tra l’infuriato e il faceto di queste ultime settimane si aggiunge la narrazione ironica dell’ex consigliere comunale Roberto Cremaschi, che su Facebook ripercorre le sue mattine alle prese con il sito per la prenotazione di un appuntamento per rinnovare il passaporto:
«Sta diventando un piccolo rito, come il caffè, la preghiera, la lettura dei giornali. Mi piazzo davanti al computer, accedo alla pagina dei “passaporti online”, mi identifico con lo Spid e attendo: devo fissare un appuntamento, il secondo. Mi hanno ingannato con il primo, concesso in tempo reale. Il secondo, per rinnovare il passaporto a mia moglie, invece, me lo fanno soffrire».
Alle ore 8 vengono aperte le prenotazioni per un giorno…
«Occhi fissi sul pc, scatto del dito (pre-riscaldato) appena le caselle degli orari da grigie passano a verdi (in realtà appaiono subito quasi tutte rosse, già prenotate dalle dita più veloci del west...). Ma oggi una fascia oraria verde c'era, con scritto che una disponibilità c'era. Esulto (rapidamente) e clicco. Mi dice che non c'è più posto, di provarne un'altra. Torno indietro (non ti riporta sulla giornata di prenotazioni, ma su quella odierna...) e riprovo. Stessa storia. Torno indietro e riprovo. Tutto rosso. A domani alle 8. Con il caffè e molte preghiere.
Cremaschi aggiunge anche un aggiornamento al post, datato 1 febbraio:
«Ore 8, compare la pagina del 14 marzo, con disponibilità dei posti solo al mattino (perché?). Clicco sulla fascia oraria 12-13, tra quelle verdi. Ci lavora un po'’e mi ci manda. Clicco per l'appuntamento. Ci lavora un po’ e m risponde che non ci sono posti liberi in quella fascia oraria. Riprovare su altra fascia. Ritorno indietro, vado alla data del 14 marzo, mi propone solo le 12-13, rifaccio tutto. Stessa risposta, torno indietro. Tutto rosso. A domani».
Sotto il post di Cremaschi, ci sono decine di commenti. Chi ci è già passato gli augura buona fortuna. Noi abbiamo raccontato che la procedura d’urgenza, per chi ha un biglietto aereo da lì a 21 giorni, funziona. Ma c’è chi vorrebbe portarsi avanti per ottenere visti e fare prenotazioni, quindi un bel po’ di disagi restano.
Problema nazionale
Il problema è nazionale. Dall’inizio dell'anno al 19 febbraio - rende noto il Viminale - sono stati complessivamente rilasciati 339.040 passaporti. A gennaio sono stati rilasciati 190.456 documenti, 148.584 sono stati emessi dal 1° al 19 febbraio. Il ministro Matteo Piantedosi aveva parlato di «un’esplosione delle richieste» nel dopo pandemia, tanto che nel 2022 sono stati 1,8 milioni i passaporti rilasciati, e quest’anno si andrà tranquillamente oltre quota due milioni.
Piantedosi aveva anche parlato di «interventi di reingegnerizzazione dell'applicativo Agenda online, per renderlo più fruibile agli utenti». Ma ancora non si hanno aggiornamenti al riguardo. Il Viminale promette adesso che «l'impegno straordinario proseguirà nelle prossime settimane». Ma ancora non è chiaro se alla lista dei rimedi si aggiungerà anche quello definitivo promesso da Daniela Santanché agli operatori del turismo, angosciati: Assoviaggi-Confesercenti a fine gennaio ha calcolato in circa 150 milioni di euro le perdite legate alla pioggia di 80mila disdette per colpa dell’assenza dei passaporti.