Il caso

Pasticcio Palasport, l'accusa al Comune di Bergamo: sull'Arena siamo stati beffati

Luisa Pecce (Lega):«Concessi 10mila mq edificabili in più perché sarebbe diventata in nuovo palazzetto. E invece ci tocca pure abbattere il Palacreberg»

Pasticcio Palasport, l'accusa al Comune di Bergamo: sull'Arena siamo stati beffati
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di Paolo Aresi

Luisa Pecce è nervosa. Dice: «Abbiamo votato anche noi della minoranza, noi della Lega, a favore di Chorus Life, a favore dell’ampliamento della superficie edificabile, convinti che fosse una cosa utile alla città, che avremmo avuto il nuovo palazzetto per le nostre squadre e la palestra per gli allenamenti e ora scopriamo che non c’è nulla di tutto questo. Non mi sembra una bella cosa, proprio no». Luisa Pecce è consigliere comunale della Lega, apprezzata da tutti i gruppi consiliari per la sua preparazione scrupolosa.

Che cosa è successo?

«Lo avete scritto anche voi: il Comune vuole abbattere il Palacreberg per farci il palazzetto. Ma ci avevano detto che il nuovo palazzetto dello sport sarebbe stato l’Arena di Chorus Life e adesso si scopre che non è più così».

I costi sono troppo alti per le nostre squadre.

«D’accordo, ma si poteva trovare una strada, o no? Così adesso abbattiamo un teatro che svolge egregiamente il suo lavoro, che offre una dimensione adatta con i suoi mille e cinquecento posti per una città come la nostra. Un luogo adatto allo spettacolo leggero, al musical, ai concerti pop. E consideriamo che nel 2013 sono stati spesi pure 950 mila euro per la nuova insonorizzazione. Mi chiedo se la somma sia stata ammortizzata».

Gli eventi si faranno a Chorus Life.

«Mi faccia capire: per le squadre il costo è troppo alto mentre per i concerti e il teatro leggero va bene? Non capisco. Qualcosa non mi quadra. Comunque il Comune spenderà 10 milioni di euro per il nuovo Palasport».

Sei milioni e 371 mila euro li mette Chorus Life.

«Ne restano più di tre e mezzo e deve metterli il Comune. Che per di più abbatte un suo teatro. Perché? Sarebbe stato un concorrente di Chorus Life, quindi una buona cosa. Invece lo distruggono».

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