Foto e video del nuovo volto del Centro Piacentiniano di Bergamo, ora che i lavori sono finiti
Un taglio del nastro in grande stile con musica e discorsi. Alla fine, l'abbraccio tra il sindaco Gori e l'assessore Valesini
di Marta Belotti
Mentre il sole si abbassava, il Sentierone si illuminava delle lucine che accompagnano il viale, valorizzando il nuovo profilo del cuore di Bergamo. A poche ore dalla rimozione delle ultime transenne, nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì 3 marzo, il Centro Piacentiniano riqualificato in tre anni di lavori è stato ufficialmente inaugurato.
Pedonabilità e attenzione all'ambiente
Sul piccolo palco allestito in piazza Matteotti, a brillare erano gli occhi del sindaco Giorgio Gori, visibilmente soddisfatto e orgoglioso del risultato finale: «Abbiamo deciso di rimettere mano al centro con l'idea di aggiornarlo, rendendolo adatto a questi tempi in cui valori come la pedonalbilità e l'ambiente sono ormai imprescindibili». Due temi che sono stati di lancio e hanno anticipato gli interventi dei suoi assessori.
Il sindaco Giorgio Gori
Il sindaco Giorgio Gori
L'assessore alla Mobilità Stefano Zenoni
L'assessore alla Mobilità Stefano Zenoni
Dal rischio desertificazione alla nuova vita
Ha parlato di un progetto di «trasformazione concreta e fisica» l'assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini, che ha ripercorso i motivi che hanno spinto all'intervento: «C'era un centro che si stava svuotando e si iniziava a parlare di desertificazione dei luoghi pubblici. Anche sulla stampa locale si citava la preoccupazione per la possibile chiusura del Balzer, locale storico per Bergamo; per l'ex diurno, ormai chiuso da trent'anni senza bandi pubblici che sembravano capaci di dargli nuova vita; per l'Hotel Commercio, anche questo serrato senza prospettive future; lo stesso Donizetti. Dopo questi anni di riqualificazione, tramite un grande lavoro collettivo, consegniamo alla città il più importante simbolo di rinascita dal punto di vista simbolico dopo il Covid».
Via 15 mila metri quadrati di asfalto
L'assessore Valesini non ha fatto a meno dei numeri, ricordando come quasi 15 mila metri quadrati di asfalto siano stati sostituiti da 17 mila di pietra e materiali nobili, senza contare le nuove aree verdi, il centinaio di panchine e i 160 lampioni. Una trasformazione rispetto alla quale l'assessore alla Mobilità Stefano Zenoni ha sottolineato: «Non si tratta solo di un cambiamento dell'aspetto fisico e dell'estetica, ma anche di come i cittadini vivono la città e questo vale per chi potrà attraversare il centro in sicurezza».
Un cantiere dentro alla città
Non così avvezzo ai discorsi pubblici, ha poi preso parola anche Giorgio Cavagnis, dirigente comunale dell'Edilizia scolastica, sportiva e delle opere pubbliche e di riqualificazione, toccando alcuni temi più spinosi, come Piazza Dante, definita «complicata» nella sua nuova realizzazione e il fatto di aver avuto «un cantiere dentro la città» mentre traffico e frequentazione della stessa doveva andare avanti. Nel complesso, ha evidenziato come il progetto sia stato chiuso con un solo mese di ritardo, stando nei budget prefissati.
Il monumento a Cavour ripulito
Flanerie
Il cantiere, durato circa tre anni e suddiviso in diversi lotti di intervento, ha realizzato il progetto del gruppo di architetti e paesaggisti Flanerie, che si era aggiudicato nel 2017 il concorso di progettazione internazionale indetto per rinnovare gli spazi del centro città.
L'architetto Maria Claudia Peretti ha dichiarato: «Siamo soddisfatti di vedere oggi un paesaggio abitato come mai lo era stato prima di ora. Aver reso il Centro Piacentiniano più vivibile è per noi una grande soddisfazione: obiettivo centrato!».
L'abbraccio finale
Gori e l'assessore Valesini tagliano il nastro
Gori e l'assessore Valesini tagliano il nastro
L'abbraccio tra Gori e Valesini
La forte componente emotiva si è sentita quando, conclusi gli interventi, il taglio del tricolore è stato poi seguito dall'abbraccio tra il sindaco e l'assessore Valesini.