Aeroporto di Orio, al via la mobilitazione del personale di terra di Ags: sciopero in vista?
«Condizioni di lavoro inaccettabili, problemi rilevati nei turni, carenze nei mezzi di servizio, divise logore»
A Orio al Serio è mobilitazione dei lavoratori di Ags - acronimo di "Airport Global Service Spa", ovvero una delle due società che offre assistenza dei voli a terra nello scalo bergamasco - preludio di una prossima, possibile sospensione dal lavoro. «Senza passi in avanti nella trattativa - hanno reso noto Marco Sala (Filt-Cgil Bergamo), Ferruccio Fedeli (Uiltrasporti) e Nicola Priore (Fit-Cisl) - dopo i tempi tecnici della procedura di raffreddamento attivata oggi e obbligatoria per questo settore, sarà possibile lo sciopero».
Nella giornata di ieri, martedì 7 marzo, si è tenuto un incontro con i rappresentanti dell'azienda. «Abbiamo chiesto l'applicazione anche per la sessantina di lavoratori di Orio dell'accordo sottoscritto da Ags a Malpensa circa un mese fa - hanno proseguito i sindacalisti -. In quell'intesa si interviene su questioni come il premio di risultato e il ticket restaurant. Abbiamo riscontrato, però, la contrarietà da parte dell'azienda».
Nel corso del confronto, si è parlato anche di criticità emerse durante le assemblee con i lavoratori di febbraio: condizioni di lavoro inaccettabili, problemi rilevati nei turni, carenze nei mezzi di servizio, indisponibilità di parcheggi, divise logore che non vengono cambiate. «Insomma, una situazione che è diventata insostenibile e a tratti paradossale, se si pensa che i dipendenti di Ags si trovano a operare in uno scalo aeroportuale in crescita».
«Società "strozzate" dal mercato»
I tre sindacalisti intendono anche richiamare Sacbo, ovvero il gestore dell'aeroporto bergamasco, «alle proprie responsabilità». Già in occasione di uno sciopero che aveva coinvolto i lavoratori dell'altra società lo scorso novembre, i sindacati avevano parlato di una «diffusa situazione nel settore dell'assistenza voli a terra che soffre per gli effetti del processo di liberalizzazione degli ultimi anni».
Come richiesto dalle ultime normative che regolano il comparto, infatti, negli aeroporti è obbligatorio che operi una molteplicità di società di handling e non più un solo soggetto. A Bergamo, però, vista l'ampia presenza di compagnie aeree low-cost, «assistiamo a una rincorsa al ribasso quando si tratta di società che si occupano dell'assistenza dei voli a terra. Così le aziende che non riescono più a fare margini perché strozzate dal "mercato" finiscono per comprimere salari e diritti dei lavoratori, pur in uno scalo che negli ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale».