I primi nomi per la segreteria provinciale del Pd. Un bergamasco a capo del Pd lombardo?
Mentre c'è ottimismo per i tesseramenti, si inizia a parlare del futuro. Angeloni, Ceruti o Giudici per il dopo Casati. E Rossi punta al dopo Peluffo
La vittoria di Elly Schlein, diventata nuova segretaria del Partito Democratico, apre adesso la partita sui territori. La nuova direzione nazionale, che si insedierà domenica prossima, stabilirà quando si terranno i congressi provinciali e regionali, con la scelta quindi dei nuovi segretari.
Gli appuntamenti, come spiegato da L’Eco di Bergamo e come aveva confermato l'attuale segretario provinciale dem Davide Casati a noi di PrimaBergamo, potrebbero essere a giugno, o più probabilmente a settembre o ottobre. Sta di fatto che le dinamiche iniziano già a delinearsi e si intrecciano, tra l’altro, con la partita delle Amministrative qui a Bergamo, previste per il 2024.
Le ipotesi per la segreteria provinciale
Secondo alcune indiscrezioni, un nome che starebbe girando per la segreteria provinciale è di Giacomo Angeloni, assessore della Giunta Gori, che pur avendo sostenuto Bonaccini è ritenuto vicino alle idee della nuova segretaria. La condizione che avrebbe posto per assumere l'incarico sarebbe quella di una convergenza unitaria sul suo nome, senza troppe fronde interne. Nel caso di nomina a segretario, Angeloni dovrebbe abbandonare il suo incarico a Palazzo Frizzoni data l’incompatibilità tra i due incarichi.
Gli altri nomi che circolano sono poi quelli di Valentina Ceruti e Gabriele Giudici, entrambi candidati alla Camera alle scorse politiche, ma per sapere quante possibilità hanno effettivamente si dovranno attendere ulteriori sviluppi.
L'ipotesi bergamasca per la segreteria lombarda
Chi può ben sperare nella riconoscenza della Schlein è Matteo Rossi, ex presidente della Provincia, che l’ha sostenuta a spada tratta fin dall’inizio. Per lui, adesso che Vinicio Peluffo è andato in Parlamento, potrebbe esserci un forte appoggio per la segreteria lombarda.
Rossi, interrogato sulla questione, preferisce non esporsi: «Non sono in cerca di ruoli e il compito del Pd oggi è aprire una fase costituente con tre obiettivi: aprirsi veramente a tutti coloro che guardano alla segreteria Schlein con speranza, costruire il massimo dell'unità interna nel rispetto della linea politica che ha vinto il congresso e costruire un'alleanza tra le opposizioni al Governo Meloni. Se riusciamo a far bene queste tre cose nei prossimi sei mesi, allora saremo pronti ad affrontare le sfide delle elezioni europee e amministrative della primavera del 2024».
Rossi poi aggiunge: «Ognuno darà il proprio contributo da Roma, da Milano e da Bergamo, ma la discussione su chi è meglio che faccia cosa non è ancora iniziata. Il mio impegno ora va nella direzione di creare le condizioni affinché questo dialogo nel partito e con la società possa esserci per davvero».
Effetto Schlein, buone speranze per i tesseramenti
Nel frattempo, come riportato da BergamoNews, Casati prevede buoni risultati sul fronte tesseramenti sull’onda dei quattromila nuovi iscritti che le Primarie hanno portato a livello nazionale. La possibilità di “arruolarsi” si ha da ieri (7 marzo), quando sono state aperte le iscrizioni nella nostra provincia: gli aspiranti militanti potranno farlo online tramite il sito nazionale o provinciale, oppure a mezzo carta
L’ottimismo viene anche dalle cifre del 2022, in cui gli iscritti sono aumentati a 2.065, contro i 2.012 dell’anno precedente. Nonostante abbia sostenuto Bonaccini, il segretario provinciale bergamasco ha comunque mostrato disponibilità verso la nuova segretaria: «In Schlein riconosco la capacità di aver saputo intercettare ed esprimere il desiderio di cambiamento degli italiani».