Il personaggio

Caro Duvan, 13 partite per scrivere la storia: per te un record, per la Dea l'Europa

Per il numero 91 della Dea è scontato il ritorno tra i convocati col Napoli: fondamentale il suo apporto nel finale di stagione

Caro Duvan, 13 partite per scrivere la storia: per te un record, per la Dea l'Europa
Pubblicato:
Aggiornato:

di Fabio Gennari

Scordiamoci il passato, proviamo a scrivere il futuro. L'annata di Duvan Zapata è stata fin qui complicatissima, solo un gol (a Lecce) in 718' minuti e una serie di infortuni che certificano un livello di usura fisica difficile da valutare al meglio pensando al futuro.

Oggi, tuttavia, è il giorno delle convocazioni per Napoli e lui tornerà in gruppo: un segnale di ripresa che bisogna provare a guardare con fiducia per un obiettivo, personale e di squadra, che potrebbe lanciarlo ancora di più nella storia dell'Atalanta.

Zapata è a quota 67 gol in A con la Dea, gliene mancano appena due per raggiungere Doni a 69 e diventare il miglior marcatore nerazzurro di sempre nel massimo campionato. A quota 70 sarebbe vetta solitaria. Solo tre gol per toccare livelli che mai nessuno in passato ha raggiunto, tredici partite per provarci e la consapevolezza che non è necessario giocare sempre novanta minuti più recupero. Con Hojlund in rosa, il numero 91 della Dea deve pensare alla qualità e non alla quantità: venti minuti fatti bene (anche se il fisico non è l'ideale per entrare subito in gioco) valgono tantissimo.

Gasperini, poche settimane fa, ha dichiarato: «Senza i migliori Zapata e Muriel non andiamo da nessuna parte». Ecco perché, per restare nelle posizioni che valgono l'Europa, non si può prescindere dai colombiani. E Zapata è uno dei due su cui puntare per trovare quello sprint finale che sarà decisivo. Il gruppo conosce bene quello che può dare, il ragazzo adesso ha recuperato e l'augurio che possiamo fargli è solo uno: stare bene. Perché se Zapata sta bene ha tutto quello che serve per scrivere la storia. Sua e dell'Atalanta.

Seguici sui nostri canali