Sei grandi donne bergamasche che meriterebbero l'intitolazione di una via o una piazza
Mille strade a Bergamo, ma solo 35 dedicate a donne. Ne proponiamo altre sei: i loro nomi e le loro storie
di Paolo Aresi
Le vie di Bergamo comprese piazze, larghi, viali, piazzali, strade sono 1001. Per la precisione si contano 785 vie, venticinque piazze, ventidue strade, ventiquattro larghi, quindici viali, diciassette piazzali. Più qualche edificio pubblico, spazio verde, sottopassaggio e via dicendo. Quanti di questi luoghi della città sono dedicati a donne?
Tanti portano nomi di uomini, altri nomi di città, di monti, di fiumi, oppure date storiche. Altri ancora riportano toponimi antichi, legate a qualche caratteristiche della zona: per esempio il borgo Canale, via Pignolo, via Pradello e via dicendo. In diversi casi non è semplice trovare spiegazione per questi toponimi.
Ma le donne? secondo i nostri calcoli dovrebbero essere trentacinque e l’elenco lo riportiamo qui accanto. L’assessore Giacomo Angeloni e il consulente Gianni Carullo ci hanno dato una mano in questo censimento. Negli ultimi anni la dedicazione femminile si è fatta sempre più frequente. Diverse altre donne bergamasche potrebbero regalare il proprio nome a una via, a una piazza, a un passaggio della nostra città.
Isotta e le altre
Ne abbiamo ipotizzate alcune: Isotta Brembati, Adriana Locatelli, Antonia Locatelli, Lydia Gelmi Cattaneo, Rina Virgillito, Danielangela Sorti. Raccontiamo brevemente chi sono. Isotta visse nel Cinquecento, apparteneva all’importante famiglia Brembati, di sua madre Lucina divenne famoso il ritratto di Lorenzo Lotto.
Antonia Locatelli
Antonia Locatelli
Adriana Locatelli
Adriana Locatelli
Lydia Gelmi Cattaneo
Lydia Gelmi Cattaneo
Suor Danielangela Sorti
Suor Danielangela Sorti
Rina Virgillitto
Rina Virgillito
Isotta Brambati
Isotta Brambati
Isotta fu una donna colta, una poetessa apprezzata, nella sua casa entravano gli intellettuali del tempo, i governatori veneziani. Fu autrice di emblemi che riscossero successo. L’emblema era un componimento in cui un’immagine e un’iscrizione accompagnavano un testo. Quando il governatore Astorre Baglioni venne trucidato (...)