Bagarre a Palazzo Frizzoni

La proposta di intitolare tre vie e piazze di Bergamo a figure femminili divide il Consiglio

Passato grazie al voto del centrosinistra, l'ordine del giorno non ha convinto le opposizioni, che si sono astenuta. Filippo Bianchi (FdI) ha votato contro

La proposta di intitolare tre vie e piazze di Bergamo a figure femminili divide il Consiglio
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Intitolare entro il 2023 tre vie, piazze o edifici pubblici a delle donne. Questo è l'ordine del giorno passato in Consiglio comunale a Bergamo con il voto del centrosinistra, ma non con quello delle opposizioni, che si sono astenute. Unica eccezione, il consigliere di Fratelli d'Italia Filippo Bianchi, che ha votato contro.

Il documento del Consiglio delle donne

Il documento, presentato dal Consiglio delle donne, prevede anche di «valutare la modifica del regolamento per la toponomastica per fare in modo che le intitolazioni d’ora in poi riguardino uomini e donne in modo paritario» e di «promuovere nelle scuole della città la presente iniziativa al fine di favorire il coinvolgimento degli studenti e delle studentesse nelle proposte di intitolazione». Non solo, il Consiglio delle donne chiede di essere coinvolto nel sottoporre figure femminili alla commissione toponomastica.

Dalle donne al fascismo

Una proposta che in sé non sembra avere nulla di poco condivisibile, ma che è risultata invece divisiva. Come riporta L'Eco di Bergamo, il consigliere Bianchi ha spiegato la propria contrarietà sulla base del fatto che vi veda uno «spirito nascosto di strumentalizzare le intitolazioni dedicandole all’antifascismo».

Probabilmente, il suo sospetto nasce dall'intervento di Oriana Ruzzini, di Ambiente partecipazione e futuro, che ha fatto riferimento a Progetto Adriana, «nato per contestualizzare e fare chiarezza sulla figura del fascista Antonio Locatelli, e dedicare la via alla partigiana Adriana Locatelli». Dalle donne, il dibattito si è così orientato sul fascismo.

Le prossime due vie a due uomini

A tornare sulla via maestra, l'assessore di competenza Giacomo Angeloni, che ha spiegato come l'ordine del giorno prendesse spunto da una richiesta di Anci, che in occasione della Giornata internazionale della donna ha appoggiato la campagna "8 marzo, 3 donne, 3 strade", promossa dall’associazione Toponomastica femminile. Tuttavia, «le prossime due vie - ha riferito Angeloni -  saranno intitolate a due uomini, Aldo Ligobbi e Giorgio Gaber, nell’area dell’ex caserma Ligobbi».

Sulla stessa scia più "tecnica" è rimasto anche il consigliere del Carroccio Alberto Ribolla, sottolineando che «La Commissione toponomastica lavora già molto bene».

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