Capitale della Cultura

«Nessun progetto sulle pittrici bergamasche, ma le donne artiste a Bergamo ci sono»

L'assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti replica all'interpellanza del consigliere Luca Nosari sull'assenza di una mostra specifica

«Nessun progetto sulle pittrici bergamasche, ma le donne artiste a Bergamo ci sono»
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Tra gli eventi della Capitale Italiana della Cultura 2023 non c'è spazio per le pittrici? La questione era stata sollevata dal consigliere Luca Nosari (Bergamo Ideale), che la scorsa settimana ha presentato una interrogazione a risposta scritta indirizzata al Consiglio comunale di Bergamo con una richiesta ben precisa: prendere in considerazione la programmazione di una mostra specifica, per onorare la storia delle pittrici bergamasche.

«La risposta - ha replicato l'assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti - è che a oggi non è pervenuta, nella fase di progettazione del palinsesto 2023, alcun progetto che riguardasse le artiste da lui citate». L'assessore fa riferimento a Rosa Mezzera, le sorelle Chiara e Isabella Salmeggia, Teresa Mallegori Vitali Sozzi, le sorelle Paolina e Isabella Pagnoncelli, Giuseppina Brignoli, Selene Scuri, Giuseppina Locatelli Fagioli, Irma Gandini, Ippolita Goltara Lussana e Tilde Poli Comana.

«Donne contemporanee presenti a Bergamo»

«Siamo naturalmente aperti a valutare eventuali proposte, purché coerenti con le linee guida definite nel dossier della Capitale, abbiano un legame con Brescia, e che siano sostenibili e di rilevanza pubblica - ha proseguito l'assessore -. Siamo consapevoli di come nei secoli passati il talento delle donne, in tutti i campi da quello artistico-letterario a quello scientifico, abbia faticato a emergere. Mi preme sottolineare come diversa sia invece oggi la presenza delle donne a Bergamo nell’arte contemporanea, nel mondo della musica, del teatro e del cinema».

Ghisalberti cita nella sua risposta le istituzioni culturali con una direzione femminile - tra cui Museo delle Storie, Museo Archeologico, Accademia Carrara, Fondazione Teatro Donizetti per la Prosa e il Bergamo Jazz - oltre alla presenza di musiciste, artiste, attrici, registe o cantanti pop o di opera nella programmazione culturale e dello spettacolo in città.

«Impossibile elencarle tutte - ha aggiunto - ma sarebbe sufficiente leggere gli eventi di questo primo mese di Capitale della Cultura per trovare numerose protagoniste. Forse è proprio in ambito culturale che le donne hanno saputo affermarsi in questo ultimo decennio, anche se certamente sul tema di una vera parità di genere nel mondo del lavoro c’è ancora molto da fare e obiettivi importanti da raggiungere».

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