Una birra artigianale per la Capitale della Cultura: nasce la festbier "Terraferma"
Verrà presentata e servita giovedì 6 aprile nel corso di un evento in contemporanea nel pub Beer Garage di Bergamo e alla birreria Spine del Carmine a Brescia
Non solo "Battito" - il dolce dedicato a Bergamo e Brescia - ma in quest'anno di Capitale Italiana della Cultura un altro prodotto in campo enogastronomico celebra l'unione tra le due città: "Terraferma", un'inedita birra artigianale creata dal Birrificio Porta Bruciata di Rodengo Saiano (in provincia di Brescia).
Una festbier di ispirazione tedesca, che verrà presentata e servita giovedì 6 aprile nel corso di un evento in contemporanea nel pub Beer Garage di Bergamo e alla birreria Spine del Carmine a Brescia. La ricetta è frutto del confronto tra Marco Sabatti, birrario pluripremiato alla guida del Birrificio Porta Bruciata, Simonmattia Riva, barsommelier di fama internazionale, e Francesco De Maldè, birrario e publican già in forze a prestigiosi birrifici.
Alla vista, "Terraferma" - che verrà confezionata anche in lattina - si presenta con un bel colore dorato carico, mentre al naso si distinguono profumi di crosta di pane, cracker, miele, con un sottofondo delicato di aroma floreale. La sua ricetta prevede infatti un sapiente impiego di un'antica varietà di luppolo, il Rottenburger, insieme a un pregiato luppolo in coni, il Saaz, aggiunti alla cotta in momenti diversi. Il risultato è una bevuta equilibrata, piacevole, fresca, facile e scorrevole.
Da sinistra: Simone Roversi, Marco Sabatti, Andrea Curci Moroni e Simonmattia Riva
«Esempio concreto di collaborazione tra le due città»
Il nome attinge alla storia delle due città richiamando i Domini di Terraferma, ovvero i territori dell'entroterra padano-veneto della Repubblica di Venezia alla quale Bergamo e Brescia sono state annesse nella prima metà del 1400 e che ha visto le due città prosperare e condividere il medesimo destino per più di tre secoli. Anche l'etichetta riassume alcuni elementi iconici che le accomunano, con un leone che richiama contemporaneamente il leone alato di Bergamo e quello presente sullo stemma di Brescia, e le due piazze iconiche: Piazza della Loggia e Piazza Vecchia, sullo sfondo.
«Con Terraferma vogliamo interpretare il desiderio di serenità, convivialità e condivisione che nasce dai nostri territori, tanto provati dalle recenti vicissitudini - spiegano Marco Sabatti, proprietario con la moglie Chiara del Birrificio Porta Bruciata, Francesco De Maldè e Simone Roversi, gestori delle Spine -. Una birra artigianale sia elegante che semplice, delicata ma decisa, ricercata ma al tempo stesso popolare. Terraferma è l'esempio concreto e tangibile di una collaborazione tra le due città e rappresenta il nostro personale modo di fare e divulgare Cultura nel campo della birra artigianale».