Inizia la rincorsa di primavera, decisiva la condizione fisica del gruppo di Gasperini

di Fabio Gennari

Con Gasperini a Bergamo, l'Atalanta ha dimostrato di saper aumentare i giri del motore proprio nel finale di stagione, decidendo così le proprie annata con risultati decisivi. L'eccezione è stata appena 12 mesi fa: la Dea non è riuscita a conquistare i risultati che valevano l'ingresso in Europa e sembrava sulle gambe. Va però detto che la partecipazione alla seconda fase di Europa League, con sei partite al giovedì tra il 17 febbraio (Atalanta-Olympiacos) e il 14 aprile (Atalanta-Lipsia) ha inciso molto sul rendimento.

Adesso ci saranno due mesi quasi interamente con una gara a settimana, per tutte le squadre di A c'è ancora un turno infrasettimanale a inizio maggio (tra Torino e Juventus arriverà a Bergamo lo Spezia) e la curiosità è quella di capire se il lavoro dell'ultimo periodo in qualche modo inciderà sul rendimento della rincorsa finale all'Europa.

In alcune interviste, quella di Toloi in primis, è stato sottolineato come il lavoro di quest'anno sia praticamente lo stesso del passato, ma prestazioni - sul piano atletico - come quelle contro Lazio e Milan (ma anche Lecce ed Empoli) sono troppo diverse per essere solo una legate al differente valore dell'avversario.

Allo stesso tempo, nelle scorse settimane ci sono stati alcuni stop muscolari che fanno pensare a carichi di lavoro particolari. Se si ferma Zapata, che ha una storia di problemi un po' particolare, c'è il dubbio che sia un problema suo e non di allenamenti, ma se la stessa cosa capita a Koopmeiners o Djimsiti, meno inclini a stop muscolari, allora qualche dubbio sopraggiunge. Fortunatamente, a oggi tutto il gruppo è a disposizione e solo l'albanese deve ancora completare il suo recupero: inizia la rincorsa finale, stare bene e andare forte è decisivo.