Aruba acquisisce due nuove centrali idroelettriche sul fiume Brembo

I grandi data center d'Europa dicono sì all'energia rinnovabile. Anche Aruba S.p.A., che nel nostro territorio ha investito molto: dopo l'inaugurazione dei due nuovi data center di ultima generazione e di un Auditorium spazio eventi innovativo a Ponte San Pietro, la società ha deciso di rafforzare la propria capacità di produzione di energia da fonti rinnovabili acquisendo due nuove centrali idroelettriche in provincia di Bergamo, proprio nei pressi del Global Cloud Data Center, con una potenza complessiva di 2Mw.

Le nuove centrali, "Paladina" e "Ponte Briolo", condividono la stessa opera di presa dell'acqua sul fiume Brembo e sono unite da un canale privato di adduzione, aggiungendosi a quella già presente all'interno del Global Cloud Data Center di Aruba (anch'essa sul fiume Brembo) e alle ulteriori quattro acquisite dall'azienda nel 2020 nel resto d'Italia. L'intero network delle centrali idroelettriche ha una potenza pari a 9,2 Mw per la produzione di energia pulita, la cui produzione annuale prevista è di circa 50 Gwh.

Data Center europei a impatto zero entro il 2030

L'acquisizione di queste due nuove centrali fa parte di una più ampia strategia del gruppo Aruba, che intende continuare ad investire ed incrementare la propria capacità di produzione di energia da fonti rinnovabili per ridurre il più possibile l’impatto sull’ambiente e rendere sostenibili le attività di tutto il gruppo. Infatti, oltre agli investimenti sugli impianti idroelettrici, proseguono anche quelli sugli impianti fotovoltaici.

I nuovi edifici del campus di Ponte San Pietro inaugurati lo scorso dicembre sono rivestiti da impianti fotovoltaici di nuova generazione, rispettivamente con una potenza pari a 1,2 Mw e 1,3 Mw, che vanno ad aggiungersi a quello da 2,4 Mw già presente. Alle iniziative proprie, Aruba affianca anche un percorso condiviso con altre aziende internazionali, entrando a far parte del Climate Neutral Data Center Pact, un'iniziativa di autoregolamentazione che ha come obiettivo quello di rendere i data center in Europa neutri dal punto di vista climatico entro il 2030.

Un ulteriore impegno assunto dal gruppo riguarda la partecipazione alla European Green Digital Coalition: l'obiettivo è investire nello sviluppo e nella diffusione di servizi digitali sostenibili ed efficienti, sviluppare strumenti per misurare l'impatto delle tecnologie sull'ambiente e unire così le forze per una trasformazione digitale "green".