Arriva la Roma e c'è di nuovo Irrati: l'anno scorso non ha convinto, speriamo bene
Stasera, dopo il 4-1 del dicembre 2021, torna a Bergamo la Roma e lo farà nuovamente con l'arbitro pistoiese a dirigere la gara
di Fabio Gennari
Dicono che l'arbitro bravo è quello che si vede poco. Fischia quando c'è da fischiare, lascia giocare se non è necessario intervenire e, soprattutto, sbaglia poco. Che sia una decisione di campo o un protocollo Var da seguire, non importa: conta solo che non combini pasticci. Siamo nella fase decisiva del campionato, la tensione si alza e i dettagli fanno la differenza. Accettiamo serenamente un gol sbagliato, una papera del portiere o un intervento prodigioso. Magari lo facciamo con disappunto ma è il calcio. In tempi di Var, invece, è decisamente più complicato accettare decisioni arbitrali che spesso non hanno senso.
Un esempio? Ci dicono che per dare un rigore per fallo di mano servano immagini chiare. A Firenze ne hanno cercate per quasi 5 minuti e non ne hanno trovate, Guida è andato al monitor e ha dato un rigore per supposizione. Per carità, il tocco magari c'è stato davvero, ma il protocollo dice altro. Come sul fuorigioco attivo di Hateboer l'anno scorso a Firenze: lo deve decidere l'arbitro di campo mandato davanti al monitor, non il Var direttamente.
Questa sera, Atalanta-Roma sarà arbitrata da Irrati. Il fischietto toscano è esperto, eppure ogni tanto la combina grossa. L'anno scorso, stesso avversario e stesso campo di stasera, Irrati non vide un fallo di Abraham su Djimsiti (eravamo 0-0), come se il centrale albanese della Dea, da ultimo uomo, abbia senso che stramazzi al suolo colpito da un asteroide invisibile. Sempre l'anno scorso, Irrati annullò il gol de 2-2 (autorete di Cristante) per un fuorigioco attivo di Palomino. Che stava dietro a Cristante. Giusto? Magari al monitor avrebbe potuto decidere meglio visto che, da protocollo, Irrati ci sarebbe dovuto andare. E invece nulla. Su questi episodi il Var si muove in autonomia pur con regole che dicono altro.
Dati i precedenti, viene da chiederselo: perché Rocchi manda ancora Irrati a fare Atalanta-Roma? Certamente è un modo per ribadire che, secondo il designatore, il direttore di gara in questione è un valore aggiunto per la classe arbitrale italiana. Del resto, un errore può capitare a tutti e nessuno in questa sede mette in croce chicchessia. Ma è singolare ritrovare un campionato dopo lo stesso direttore di gara che proprio bene, quel pomeriggio, non fece. Speriamo che stasera sia davvero protagonista, quindi si faccia notare il meno possibile.