Il miglior Zapata dell'anno: forza Duvan, adesso ti manca davvero soltanto il gol

di Fabio Gennari

La prestazione di Duvan Zapata contro la Roma è stata di altissimo livello. Probabilmente, allargando di qualche mese la finestra di valutazione, è una delle più positive da diverso tempo a questa parte. E non importa se si parla di un centravanti e non sono arrivate occasioni da gol di un certo rilievo: in queste partite, i dettagli fanno la differenza e la prova del colombiano va vista a 360° gradi per quello che è riuscito a dare al gruppo. Alla squadra in campo, alla partita che la Dea ha vinto.

Il movimento e la rifinitura sul gol di Pasalic sono da attaccante di manovra, Zapata ha fintato due volte il cross e poi ha messo una palla indietro per il croato davvero da applausi. Certo, poco prima non si era mosso bene sul cross di Ederson che era scappato sulla destra, ma nella ripresa, dopo una serie infinita di rincorse e sportellate con tutti i giocatori che gli capitavano a tiro, Zapata ha conquistato la punizione da cui è nato il secondo gol lottando come un leone in mezzo a una selva di difensori giallorossi e conquistando il fallo.

Non era il primo della partita, una sfida fatta di sacrificio e rincorse che hanno visto Duvan sempre protagonista. Il gol gli manca ancora ma in questo momento è forse l'ultima cosa cui deve pensare.

Se le prestazioni sono come questa e come quella di Firenze, se la squadra vince anche grazie a qualcosa di importante che fa Zapata, se uno dei mattoncini del successo lo porta in spalla il colombiano - che in settimana ha dichiarato che gli piacerebbe chiudere la carriera a Bergamo -, allora ci sono tanti motivi in più di guardare con fiducia verso il finale di stagione.