I dati dell'Inail

In Bergamasca ancora troppi infortuni sul lavoro, aumentano quelli mortali

Il report del presidente Franco Bettoni con le cifre preoccupanti, considerate anche le aggressioni al personale sanitario

In Bergamasca ancora troppi infortuni sul lavoro, aumentano quelli mortali
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A livello nazionale si registra un calo significativo, dovuto al minor peso dei contagi Covid. Per il resto, i dati degli infortuni sul lavoro sono preoccupanti, soprattutto qui in Bergamasca. A fare un riepilogo con le cifre è stato il presidente dell'Inail, Franco Bettoni, in occasione della giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro.

Troppi infortuni in Bergamasca

I numeri sono riportati oggi (sabato 29 aprile) da L'Eco di Bergamo: nel primo trimestre del 2023, nella nostra provincia si sono contate 3.461 denunce per infortunio. Oltre 38 al giorno di media, all'incirca le stesse da gennaio a marzo del 2022 (3.491, ovvero lo 0,86 per cento in meno). In questo caso, la stabilità del fenomeno fa riflettere se si considera che, invece, nelle altre zone della Lombardia i casi si sono ridotti in modo considerevole. Dai dati, emerge infatti che a livello regionale le denunce nel 2022 erano state 38.154, mentre nel 2023 risultano 28.087, quindi il 26,39 per cento in meno.

In pratica, ciò significa che in tutti gli altri territori gli infortuni si sono ridotti: a Brescia si è avuto un -32 per cento, a Lecco un -34 per cento, a Milano un -36 per cento ed a Pavia un -32 per cento. La decisa riduzione, però, per l'Istituto è dovuta in particolare alla riduzione dei contagi da coronavirus sul posto di lavoro, considerando che i primi mesi dell'anno scorso furono proprio quelli in cui si ebbe una rapida ed estesa diffusione della variante Omicron, che portò i casi positivi a un picco mai registrato prima.

Aumentano infortuni mortali e malattie professionali

In tutto questo, però, si ha un aumento delle denunce di infortunio con conseguenze mortali, oltre che una crescita delle malattie professionali. Nei primi mesi del 2023, gli infortuni mortali in terra orobica sono infatti 5, mentre nello stesso periodo dell'anno precedente erano 4. In Lombardia l'andamento invece è abbastanza stabile, da 35 a 34. A livello nazionale poi all'Inail sono già arrivate 196 denunce di infortuni mortali, con un aumento del 3,7 per cento rispetto al 2022. Per quanto riguarda le denunce per malattie professionali, Bergamo ha mantenuto il primato negativo regionale con 309 pratiche presentate nel periodo considerato, rispetto alle 211 dello stesso periodo dell'anno precedente.

Le aggressioni al personale sanitario

Bettoni non ha mancato di affrontare il tema delle aggressioni al personale sanitario, ricordando anche l'episodio di Barbara Capovani, la psichiatra uccisa a Pisa. Tra il 2019 ed il 2012 sono stati riconosciuti 4.821 infortuni legati a episodi di violenza, di cui il 29 per cento con lavoratori uomini ed il 71 per cento donne. Dati che, comunque, non coprono la totalità dei casi, perché quelli di alcune tipologie contrattuali della sanità non vengono rilevate dall'ente.

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