Il giallo di Stefania Rota morta a Mapello: ora si indaga per omicidio
Gli esperti cercano impronte, tracce di liquidi e sangue cancellato. Ipotesi furto o lite, ma non è comunque stata abbandonata quella del malore
Sono entrati nell'appartamento, al civico 28 di via XI Febbraio, e ci sono rimasti per circa tre ore: i carabinieri del reparto scientifico, come riportato oggi (mercoledì 3 maggio) da L'Eco di Bergamo, hanno prelevato impronte digitali, ma anche tracce di liquidi e hanno passato tutte le superfici con il luminol, che dovrebbe evidenziare eventuali macchie di sangue cancellate.
Tanti sono ancora gli interrogativi sulla vicenda di Stefania Rota, il cui corpo è stato trovato, dopo un mese e senza che nessuno si accorgesse di nulla, nella sua casa di Mapello. Tant'è che la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio, per consentire l’uso di più strumenti investigativi. Ipotesi furto o lite, ma non è comunque tramontata quella del malore.
Una donna riservata
Donna di 62 anni, nubile, aveva preso l'abilitazione per assistere persone fragili. Diversi credevano che si trovasse in Liguria per assistere un anziano su richiesta di una famiglia del paese. Per questo, non avendo frequentazioni strette, nessuno si era insospettito sebbene non vedesse in giro da un po'. Fino a quando dei cugini non hanno avuto dubbi e hanno chiamato i carabinieri di Ponte San Pietro. Dopo gli accertamenti, i militari hanno chiesto ai Vigili del fuoco di intervenire: quando hanno forzato la porta, hanno fatto la macabra scoperta.
L'auto e gli oggetti spariti
Un malore, si è detto all'inizio. Tant'è che il pm Letizia Ruggeri aveva all'inizio autorizzato la sepoltura, per poi tornare sulla decisione e richiedere l'autopsia, il cui referto dovrebbe presto arrivare. Quello che non convince, però, è il fatto che pur essendo deceduta da una trentina di giorni, qualche settimana prima del ritrovamento, la Ford Fiesta blu parcheggiata nel box era sparita. Inoltre, se la porta era chiusa a chiave, che fine hanno fatto le chiavi? In casa non si trovano, così come la borsa e il cellulare.
L'analisi dei tabulati e le ipotesi ufficiose
Gli investigatori stanno controllando i tabulati telefonici per capire quali siano state le ultime chiamate, se qualcuno abbia effettuato telefonate quando in teoria la signora era già morta e, nel caso, con chi il soggetto sconosciuto abbia parlato.
Al momento gli inquirenti non si sbilanciano, fatto sta che alcune ipotesi circolano: forse Stefania si è trovata di fronte a qualcuno, in casa sua. Si è sentita male, ma l'altro invece di soccorrerla l'ha lasciata sul pavimento del salotto, ha preso i suoi effetti personali, ha chiuso l'ingresso a chiave e si è allontanato con la sua auto. Oppure la storia è molto più complicata di quanto non appaia, ma allora si dovranno aspettare ulteriori sviluppi. Al momento, in questo comune dell'Isola bergamasca, rimane il mistero.