Le parole del mister

Gasperini: «Penalizzati dalle assenze. I cori contro Vlahovic? Non è sempre razzismo...»

Il tecnico nerazzurro, dopo la sconfitta con la Juve, parla comunque di una buona prova dei suoi. E fa alcune precisazioni sugli insulti all'attaccante juventino

Gasperini: «Penalizzati dalle assenze. I cori contro Vlahovic? Non è sempre razzismo...»
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di Giambattista Gherardi

Gasperini in sala stampa è lucido e determinato e plaude nonostante la sconfitta con la Juve alla prestazione della squadra: «Purtroppo - afferma alle tv - siamo arrivati a questo scontro decisivo con poche alternative e assenze concentrate in alcuni reparti. Non l'abbiamo sbloccata nel primo tempo e anche sull'1-0 la prestazione c'è stata. Avevamo davanti una squadra che sugli episodi sa costruire le sue fortune e difficilmente sbaglia».

Certo è che con questa sconfitta la lotta Champions si complica: «Ci sono ancora quattro partite e dobbiamo continuare come abbiamo fatto per tutto il campionato - dice Gasp -. Le possibilità di andare in Europa sono chiare e stiamo bene».

La sostituzione di Ederson con Boga è stata una forzatura? «Ederson purtroppo non era al meglio, serviva freschezza e volevamo provare a forzare. Purtroppo Boga si è infortunato subito, ma avremmo e abbiamo insistito, da squadra che vuole vincere. Il nostro obiettivo era questo».

Chi ha giocato bene è stato Koopmeiners, che tatticamente là davanti è stato importante: «Koopmeiners che si allargava a destra era una scelta preparata e Boga avrebbe fatto lo stesso a sinistra, ma non ne ha avuto il tempo. L'infortunio contemporaneo di Lookman e Hojlund sicuramente ci ha penalizzato, proprio in una settimana con tre partite. Sono momenti così, ma abbiamo comunque creato. E con una squadra come la Juve non è certo scontato».

Infine, una parentesi sui cori contro Vlahovic, per i quali l'arbitro ha anche fermato per un minuto la partita. Ma sui quali il mister nerazzurro è molto chiaro: «Vanno condannati, ma il razzismo è una cosa seria, non bisogna fare confusione. Nell'Atalanta giocano Pasalic e Djmsiiti, hanno giocato Ilicic, Sutalo e altri di quell'etnia. Forse in questo caso non dobbiamo urlare al razzismo, ma c'è dell'altro, sono altre le origini di quei cori. Sembra che si amplifichino solo cori di quel tipo invocando il razzismo, ma anche "figlio di puttana" e "pezzo di merda" (un cenno legato agli improperi subiti dal mister a Firenze e altrove, ndr) sono insulti e magari diretti e individuali».

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