Dopo il ko con la Juve, testa a testa con la Roma per l'Europa (Champions complicata)
La posizione in classifica è comunque buona, le possibilità di andare nelle coppe sono molto alte, sebbene per la più importante sia difficile
di Fabio Gennari
Al netto della situazione legata alla Juventus (potrebbero arrivare oggi le motivazioni sull'ultima sentenza che ha sospeso la penalizzazione di quindici punti), la sconfitta di ieri al Gewiss Stadium ha un po' complicato le cose per la Champions ma non ha creato grandi problemi per un posto in Europa.
L'Atalanta era quinta prima della gara con i bianconeri per la classifica avulsa e con la vittoria del Milan ha perso una posizione: sesto posto a pari con la Roma a quota 58 in virtù degli scontri diretti.
Ora, per andare in Europa League (sesto posto), basterà fare gli stessi punti della squadra giallorossa da qui alla fine, ma ci sono ancora troppe variabili in gioco per dipingere i contorni della questione con certezza. Ad esempio la finale di Coppa Italia tra Inter e Fiorentina, piuttosto che le coppe europee che potrebbero anche portare più squadre nelle competizioni della prossima stagione rispetto alle sette che ci andrebbero normalmente. Intanto è giusto concentrarsi sulla Dea e dire che ieri, pareggio o sconfitta, avrebbero cambiato poco.
Il Milan è avanti 3 punti ma è in vantaggio con per gli scontri diretti, l'Inter è a +5 e deve ancora affrontare il Napoli (a Napoli) e l'Atalanta in casa. Sono gare toste e complicate ancora in calendario, quindi potenzialmente può uscire ogni risultato. La Dea, come detto, deve pensare a tener dietro la Roma (o almeno a pari) e cercare di mantenere il sesto posto. Intanto se il Bologna stasera perdesse con il Sassuolo i bergamaschi sarebbero matematicamente settimi con quattro giornate ancora da disputare. In attesa della Juventus, ovviamente.