Doppia Dea

I dettagli non sono ancora noti, ma l'Atalanta avrà una seconda squadra in Serie C

La società nerazzurra ha deciso di aderire al progetto seconde squadre con una nuova compagine che l'anno prossimo sarà tra i professionisti

I dettagli non sono ancora noti, ma l'Atalanta avrà una seconda squadra in Serie C
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di Fabio Gennari

Se ne parlava da mesi, forse da anni. Più recentemente, in un editoriale sul settimanale PrimaBergamo di fine aprile, Xavier Jacobelli lo aveva confermato: l'Atalanta, dalla stagione 2023/24, avrà una seconda squadra che militerà nel campionato di Serie C.

I dettagli sullo stadio in cui giocherà l'Atalanta B, sulla rosa e lo staff tecnico sono tutti da scoprire, ma intanto c'è questa possibilità decisamente concreta che apre ai nerazzurri uno scenario molto particolare.

Ogni anno, dal settore giovanile della Dea escono tanti calciatori. Vanno tutti o quasi in prestito a farsi le ossa, con la possibilità concreta, però, che la destinazione finale non sia quella migliore per crescere davvero. Avere una seconda squadra significa allenarsi ogni giorno vicino a professionisti di alto livello, è un'opzione importante per chi, con i giovani del settore giovanile, potrebbe davvero fare qualcosa di grande ma spesso non ne ha tempo ai massimi livelli del calcio italiano.

Ci sono alcune regole che fissano i paletti per la costruzione della rosa. Chiaro che si parla di giocatori di prospettiva, ma una soluzione del genere dovrebbe essere la preferita di tutte le compagini di A. Un esempio riguarda gli attaccanti Cissé e Piccoli: se ci fosse stata la possibilità di tenerli a giocare nella "cantera" nerazzurra, sarebbe stato strategicamente formidabile.

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