Molestie al Pronto Soccorso, condannato a due anni il medico russo
Strusciamenti e un palpeggiamento al sedere gli episodi contestati. Se confermata, la sentenza potrebbe portare a una sospensione di due anni
Condannato a due anni K. D., il medico portato a processo da un'infermiera 57enne per molestie sessuali. Dovrà anche versare cinquemila euro di provvisionale, sia alla donna che all'Asst Papa Giovanni XXIII. Il pm Fabio Magnolo aveva chiesto un anno e otto mesi, considerando l'attenuante dei fatti di minore gravità (dalla ricostruzione dell'accusa, l'uomo si sarebbe strusciato addosso alla parte lesa e le avrebbe palpato il sedere). Tuttavia, i giudici Giovanni Petillo, Patrizia Ingrascì e Laura Garufi hanno deciso di aggiungere altri quattro mesi alla sentenza.
Le posizioni al processo
Come riportato oggi (giovedì primo giugno) dal Corriere Bergamo, il difensore del dottore, che quel primo settembre 2018 lavorava per una cooperativa all'ospedale di San Giovanni Bianco, ha protestato spiegando che il processo si è allargato anche ad altri aspetti di quella sera, quando avrebbe dovuto concentrarsi solo sulle azioni contestate. Le ricostruzioni del magistrato e dell'avvocato di parte civile Giovanni Bertino hanno riportato, invece, anche il comportamento generale tenuto dal cardiochirurgo russo di 51 anni quella sera, il quale però nega.
La serata al Pronto Soccorso
L'uomo, infatti, è stato descritto come euforico dalla parte lesa, che ha raccontato come fosse arrivato nel parcheggio, in sella alla sua moto, sgasando all'inizio del suo turno in Pronto Soccorso. Le due infermiere colleghe della donna hanno sentito la 57enne invitare il medico, dopo i gesti inopportuni, a ritornare alla sua scrivania.
Il suo atteggiamento avrebbe inoltre provocato disagi e rallentamenti del servizio, dato che aveva visitato un ragazzino solo su insistenza della madre, mentre non aveva ritenuto opportuno suturare la ferita al dito di un operaio, operazione che venne fatta invece da un'infermiera. Come se non bastasse, avrebbe anche dato in escandescenze ed era stato necessario chiamare i carabinieri.
Il medico rischia la sospensione
La difesa, d'altra parte, ha sottolineato come le colleghe della vittima di molestie non vi abbiano assistito direttamente, inoltre lei ha affermato di aver segnalato le molestie alle forze dell'ordine intervenute quella sera, ma il militare chiamato a testimoniare ha sconfessato tale versione. Se la condanna dovesse essere confermata anche nei prossimi gradi di giudizio, l'imputato potrebbe ricevere la sospensione dalla professione per due anni.