Record e difficoltà

Tre problemi che frenano il grande volo dell'aeroporto di Orio al Serio

Lo scalo inanella successi a raffica. Ma ci sono i disagi di chi vive lì intorno, i turni pesanti e lo stress di chi ci lavora. Serve un limite?

Tre problemi che frenano il grande volo dell'aeroporto di Orio al Serio
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di Chiara Rota

Bergamo non sarebbe quella che è oggi senza il suo aeroporto, che ha sicuramente fatto bene al territorio in tema di sviluppo economico, circolazione di mezzi e di persone e tanto, tanto turismo - soprattutto in questo anno della Cultura - con tutto ciò che ne consegue.

A colpi di record, di nuove infrastrutture in cantiere, nuove rotte e nuovi sistemi, è una realtà brulicante e in continua espansione. Eppure, questo continuo puntare sempre più in alto preoccupa chi vive lo scalo e ci si chiede se una simile espansione avrà mai fine. In altre parole, l’aeroporto dovrebbe porsi un limite?

Dopotutto, come ogni scalo, anche quello di Orio è un’infrastruttura impattante. E lo sanno bene i residenti dei paesi confinanti e limitrofi, che vivono il problema dell’inquinamento acustico e temono quello ambientale; lo sperimentano molti lavoratori, che si chiedono se l’unica pista esistente e lo spazio aereo condiviso con Aeroclub e reparto militare possano reggere determinati ritmi, oppure se sia giusto non riuscire ad allontanarsi dalla propria postazione neanche per andare in bagno (altrimenti le code al controllo passaporti per i voli extra Ue rischiano di allungarsi a dismisura).

Pure gli utenti, soprattutto quelli abituali, si domandano fino a che punto quella sola strada di accesso e quell’unico parcheggio di sosta breve (P1) possano reggere il flusso di turisti.

Domande che diventano ancora più pressanti in questo giugno 2023, dopo un semestre da record, un maggio storico con quasi un milione e mezzo di passeggeri transitati e un’estate per la quale sono state annunciate diverse nuove rotte e il potenziamento di numerose tratte. Presto, un numero di movimenti in cielo e una folla di viaggiatori a terra si concentreranno (e già si concentrano) sempre più intorno all’aeroporto.

I problemi dei residenti

«Vedere un aereo che ti viene incontro e che si avvicina così tanto ai tetti delle case inquieta molto. E fa paura»: è uno stralcio di una lettera scritta a inizio maggio dai residenti del Villaggio degli Sposi, che nell’occasione lamentavano di aver vissuto una notte da incubo (...)

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