Ecco quali enti e associazioni hanno preso più soldi dal 5 per mille in Bergamasca
Le scelte dei cittadini attraverso la dichiarazione dei redditi del 2022. Nella nostra provincia donati 4 milioni di euro
di Angelo Bosio
Sono piovuti a Bergamo quasi quattro milioni di euro grazie al cinque per mille, alla scelta che si compie nel momento in cui si prepara la dichiarazione dei redditi (quella del 2022). Esattamente tre milioni e ottocentomila euro che sono andati a ben 1.456 realtà che hanno sede nella provincia di Bergamo: una media di 2.610 euro per ciascun gruppo. Si tratta di enti di ricerca, di associazioni sportive, fondazioni sociali, Comuni, università... Hanno versato il cinque per mille a realtà bergamasche 138 mila contribuenti.
In realtà, ci sono grandi differenze fra chi ha preso di più e chi di meno. E ci sono notevoli differenze fra gli stessi contribuenti. Il cinque per mille di un operaio non vale quanto il cinque per mille di un importante imprenditore. Ovvio.
Così capita di notare che l’Anmic (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili) di Bergamo ha avuto il contributo di 1.161 persone per un totale di 34.240 euro; il Cpe di Calcinate ne ha ricevuti pochi meno (32.680 euro), ma con la metà dei contribuenti (583). Evidentemente, chi contribuisce all’Anmic è mediamente più povero di chi contribuisce al Cpe.
Un altro esempio di questo tipo: l’Associazione per la ricerca sulle malattie rare (Armr) di Ranica, con meno contribuenti dell’Anmic (918 contro 1.161), ha percepito una volta e mezza (46.145 euro) quanto avuto dagli invalidi civili. Insomma, un dato che si presta a diverse letture.
La “classifica” bergamasca
Al primo posto fra le realtà bergamasche troviamo il Cesvi, l’ente di Bergamo che interviene in caso di bisogno con progetti in tutto il mondo.
Il Cesvi nacque nel 1985, il suo nome indica “Cooperazione e sviluppo”. L’occasione fu un’esperienza di volontariato in Nicaragua, nel gennaio 1985; l’idea di base era che si dovessero aiutare le popolazioni bisognose ponendo le basi dello sviluppo coinvolgendo le popolazioni stesse. Un’idea che si è affermata. Al Cesvi i contribuenti hanno versato ben 278 mila euro.
Al secondo posto ancora la solidarietà con l’Associazione Paolo Belli, gruppo nato in Borgo Santa Caterina da una costola dell’associazione sportiva Excelsior.
Paolo Belli era un giovane giocatore della squadra di basket del borgo, stroncato dalla leucemia. Dai compagni di squadra, da dirigenti e dai familiari nacque l’idea di fare qualcosa per i giovani malati di leucemia. Alla Paolo Belli sono stati conferiti 147 mila euro.
Al terzo posto un ente che lavora nel sociale, le Acli di Bergamo, con 115.311 euro (...)