«Un eroe quotidiano»

A Gandino il ricordo del vigile Alessandro Ferrari, morto nella strage di via Palestro

In Comune si è tenuta la cerimonia in memoria dell'uomo, originario proprio di qui. Presente anche Marco Granelli, assessore alla Sicurezza di Milano

A Gandino il ricordo del vigile Alessandro Ferrari, morto nella strage di via Palestro
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di Giambattista Gherardi

«Un eroe quotidiano nel servizio alla comunità, ma anche il testimone prezioso di un'Italia che non si è piegata al ricatto della mafia». Le parole di Marco Granelli, assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, hanno riassunto lo spirito della commemorazione che a Gandino ha ricordato oggi (30 giugno) il vigile Alessandro Ferrari, morto nel 1993 nella strage di via Palestro nel capoluogo lombardo insieme a tre vigili del fuoco e a un cittadino marocchino.

Alessandro Ferrari

L'attentato pare rientrasse nella trama eversiva che negli stessi giorni colpì Roma (con l'attentato al Velabro) e Firenze (attentato in via dei Georgofili) e che l'anno prima aveva ucciso in poche settimane i giudici Falcone e Borsellino con le loro scorte.

A Milano, in via Palestro, Alessandro si adoperava insieme ai vigili del fuoco per allontanare curiosi e pedoni in transito da un'auto sospetta, consapevole di mettere a repentaglio la propria incolumità per evitare ad altri di restare vittime di un'eventuale esplosione. Fu travolto dall’onda d’urto e il suo corpo scagliato a oltre venticinque metri di distanza, nel parco vicino.

Alessandro aveva trascorso l’infanzia a Gandino, con la mamma Elisabetta Moro e il papà Agostino, che oggi riposano con lui nel cimitero di Gandino. La famiglia si era successivamente trasferita a Milano, ma mamma Elisabetta due anni prima del tragico attentato era ritornata a Gandino. Oggi in paese vive tuttora il fratello Giuseppe, presente alla commemorazione insieme alla sorella Elena, dipendente del Comune di Milano, alla moglie di Alessandro, Giovanna, con il figlio Matteo, ancora bambino quando perse il padre. Alessandro Ferrari era diplomato al Conservatorio ed era un apprezzato organista, spesso impegnato nell'accompagnamento di funzioni liturgiche.

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Il sindaco Filippo Servalli ha ricordato in un intenso intervento il sacrificio di Ferrari, non a caso collocato nei giorni in cui Gandino ricorda i suoi Patroni e vede ritornare in paese anche molti emigranti. «Alessandro oggi e per sempre è ancora tra noi - ha sottolineato il primo cittadino -, con il suo esempio semplice che è richiamo per ciascuno di noi». Alla deposizione di un omaggio floreale all'ingresso della Sala Ferrari e al successivo ricordo nel Salone della Valle era presente un picchetto d'onore della Vigilanza Urbana di Milano. Il bergamasco tenente Mario Locatelli ha declamato a memoria, a nome dell'Associazione Polizia Locale di Bergamo, la Preghiera del Vigile Urbano. Presenti anche con i propri gonfaloni i Comuni di Cazzano Sant'Andrea e Leffe, con il sindaco Sergio Spampatti e il consigliere delegato Matteo Beltrami.

Al vigile Alessandro Ferrari il Comune di Gandino ha dedicato nel 2011 la Sala Civica del Salone della Valle di piazza Vittorio Veneto, dove è presente una targa in sua memoria e dove il Gruppo Filatelico Valgandino ha organizzato una mostra con annullo straordinario di Poste Italiane. Al bozzetto e alla cartolina celebrativa ha lavorato il fratello di Alessandro, Giuseppe. La mostra dedicata ad Alessandro Ferrari resterà aperta sabato 1 e domenica 2 luglio dalle 9.30 alle 12.

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