Sotto choc per le tasse da pagare? Ecco la rateizzazione di Equitalia

Prima l’ennesima notizia di un uomo finito sotto choc in seguito alla consegna di una cartella esattoriale da incubo, poi quella che Equitalia ha riaperto la possibilità della rateizzazione del debito con il fisco per chi ha perso l’opportunità di dilazionare perché ha saltato troppe scadenze nel 2014. Sembra quasi che le due notizie siano una la conseguenza dell’altra e di certo sono quelle che hanno riacceso i riflettori su un problema particolarmente sentito in questi anni di crisi, ovvero i debiti di tante aziende e di tanti imprenditori italiani maturati con lo Stato in anni di ristrettezze e difficoltà economiche.
Una cartella da dimenticare. La prima notizia è stata resa nota il 6 marzo da Il Messaggero, ma risale a una settimana prima. Sabato 28 febbraio, infatti, un artigiano 57enne di Filottrano (provincia di Ancona), aveva ricevuto una cartella esattoriale di Equitalia a tre zeri, per tasse arretrate non pagate. Dopo aver visto la cifra, che non è stata resa nota ma corrisponde certamente a più di un migliaio di euro, l’uomo, sconvolto, ha fatto perdere le proprie tracce. Dopo essere salito in evidente stato di choc sul suo furgone, non ha più fatto ritorno a casa, dove vive con il fratello. Tanta la preoccupazione di quest’ultimo e di familiari e amici: le ricerche sono partite poco dopo, ma l’artigiano non è stato trovato in nessuno dei luoghi che era solito frequentare. Dato lo stato in cui si trovava e la preoccupazione che potesse compiere un gesto estremo, il fratello ha deciso di chiedere aiuto ai Carabinieri, i quali, prima di dare il via alle ricerche, hanno compiuto degli accertamenti per assicurarsi che la storia fosse vera. Appurata la veridicità dell’accaduto, è scattato l’allarme.
Mentre alcuni agenti hanno cominciato a battere il territorio nei dintorni di Filottrano, la sede dei Carabinieri locali ha tentato di localizzare il cellulare dell’uomo, che risultava ancora acceso ma che squillava a vuoto. Da questo accertamento è risultato che l’artigiano si era sì allontanato dal comune di residenza, ma si trovava ancora nelle vicinanze. Precisamente il segnale gps lo segnalava nella zona dell’osimano, anche se non era possibile circoscrivere con precisione l’ubicazione dell’artigiano. Il mistero è stato fortunatamente risolto diverse ore dopo, precisamente alle 10.30 di domenica 1 marzo. Una pattuglia della Polizia Locale di Osimo ha fermato il furgone con a bordo l’uomo nella frazione di Osimo Stazione. Secondo le informazioni, alla guida c’era proprio l’artigiano 57enne, visibilmente stanco e ancora in stato di choc. L’arrivo della cartelle esattoriale di Equitalia aveva fatto cadere l’uomo in uno stato confusionale che l’aveva portato a guidare ininterrottamente per ore e ore nel circondario del suo paese. «Avevo bisogno di stare da solo» avrebbe riferito ai Carabinieri e ad amici e familiari, scusandosi per l’accaduto. Del resto, raccontano persone a lui vicine, mai si sarebbe aspettato quella sconvolgente notizia.
Evitare nuove sparizioni. L’artigiano di Filottrano è solo l’ultima di una lunga serie di persone che si sono viste cadere sulle spalle un macigno insopportabile dovuto alle cartelle esattoriali di Equitalia. In questo caso, fortunatamente, la storia è finita bene, ma le cronache degli ultimi anni hanno dovuto riportare in più di un’occasione tragedie dovute a vite distrutte dalle cartelle esattoriali della società di riscossioni. Finalmente, venerdì 6 marzo, Equitalia ha messo online il modello per presentare la domanda per la rateizzazione del debito con il fisco (potete trovarlo e scaricarlo QUI). I contribuenti interessati potranno richiedere fino a un massimo di 72 rate presentando la domanda entro il 31 luglio, con gli unici limiti rappresentati dal fatto che il piano non è prorogabile e che decade nel caso di mancato pagamento di due rate.
Il documento è stato diffuso da Equitalia insieme ai dati relativi alle riscossioni effettuate nei primi due mesi dell’anno: 1,2 miliardi di euro raccolti, un importo in linea con il corrispondente periodo dell'anno precedente, che si era chiuso con un totale di 7,4 miliardi di euro riscossi, più 4% rispetto al 2013. Nello specifico, nel 2014, come sottolinea Il Sole 24 Ore, è aumentato il recupero delle risorse per lo Stato: Erario (+4%), Inps (+15%) e Inail (+17,5%). L’importanza del pagamento dilazionato è però evidenziabile dal fatto che oggi circa la metà delle riscossioni di Equitalia avviene tramite il pagamento dilazionato. Nei primi due mesi del 2015 sono pervenute quasi 20mila nuove richieste alla settimana, portando l'ammontare complessivo delle rateizzazioni a 2 milioni e 650mila per un importo di circa 28,5 miliardi di euro. Come ha spiegato l’amministratore delegato di Equitalia, Benedetto Mineo, questa rappresenta un'importante occasione per le imprese e per i cittadini più colpiti dalla crisi economica. E si spera che più nessun imprenditore scompaia in stato di choc dopo aver ricevuto una cartella esattoriale da incubo.