Dopo la tragedia

Incidente mortale a Romano, il consorzio Grana Padano in aiuto dell'azienda di Chiapparini

I danni al magazzino sono stimati in circa tre milioni di euro. Il Consorzio sta cercando di aiutare la famiglia con un appello ai produttori

Incidente mortale a Romano, il consorzio Grana Padano in aiuto dell'azienda di Chiapparini
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I familiari di Giacomo Chiapparini, noto imprenditore agricolo di Romano morto dopo il crollo delle scaffalature con i formaggi nella sua cascina, adesso sono chiusi nel loro lutto. Ma c'è anche un altro aspetto, che per il momento è secondario ma che rischia di metterli in difficoltà in futuro: si tratta del salvataggio di tutte quelle forme di Grana Padano rimaste in parte danneggiate dall'accaduto, così come dei danni all'interno del magazzino.

La stima dei danni

Il direttore generale del consorzio del marchio, Stefano Berni, ha voluto ricordare la personalità forte e l'impegno del produttore della Bassa. Ha inoltre reso noto qualche calcolo oggi (mercoledì 9 agosto) al Corriere Bergamo, spiegando che con un stima approssimativa si tratterebbe di circa tre milioni di euro. Proprio per questo, il presidente Renato Zaghini ha invitato tutti i consorziati vicini ad aiutare la famiglia: il problema principale è offrire magazzini per la stagionatura dei formaggi, così come quant'altro si renderà necessario per garantire all'azienda un futuro.

Da considerare anche il fatto che, dopo l'incidente, il valore di quelle danneggiate scenderà in maniera drastica sul mercato: una Grana integro, del peso di 38 chili, costa circa 340 euro, ma se è intaccato scende sui 250 e, se rotto, cala ulteriormente sui 140 euro e si può solo grattugiare. Si ritiene che circa il trenta per cento delle forme sia stata segnata o rotta dall'accaduto, in un magazzino che conteneva prodotti per cinque milioni e seicentomila euro.

L'appello ai produttori vicini

Al momento i parenti di Chiapparini aspettano la conclusione dei funerali, per poi mettersi a quantificare con più precisione i danni. Nel frattempo il consorzio, approfittando del fatto che l'impianto di refrigerazione sia ancora funzionante, sta contattando i produttori vicini alla cascina di Romano per provvedere al trasporto e alla corretta conservazione dei formaggi.

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