La tragedia

Chi era Giacomo Chiapparini, ucciso da quindicimila forme di Grana a Romano

Il corpo ritrovato alle 8.45 di lunedì, a poca distanza dall'ingresso del capannone. A causare il dramma un cedimento della scaffalatura

Chi era Giacomo Chiapparini, ucciso da quindicimila forme di Grana a Romano
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Una vita di lavoro quella di Giacomo Chiapparini, imprenditore agricolo di 74 anni, travolto domenica 6 agosto da quindicimila forme di Grana Padano in un magazzino della sua Cascina Clientela a Romano di Lombardia.

Chi era l'imprenditore agricolo

Ultimo di sette figli, aveva lavorato prima come mezzadro insieme al padre e ai fratelli, poi nel 1977 si era messo in proprio con 26 bovini, una stalla e qualche macchinario agricolo, dopo che era arrivato a comprarsi una cascina tutta sua. Quella di Romano di Lombardia, che si è poi allargata sempre più a comprendere nuove stalle, depositi, magazzini, la sala mungitura, l'ufficio, il caseificio, lo spaccio e le abitazioni dei parenti. Insomma, negli anni si era espansa e la sua area aveva raggiunto i dieci ettari e quella di coltivazione i cento.

Dopo che nei primi anni aveva venduto il suo latte alle grandi aziende della trasformazione, come Invernizzi e Craft, nel 2006 aveva ottenuto il marchio per la produzione del Grana Padano. La sua azienda agricola era diventata molto nota sul territorio e lì, ogni giorno, si mungevano 270 quintali di latte e producevano cinquanta forme di formaggio, per un totale di quindicimila all'anno. Le quali poi venivano stoccate in magazzini come quello in cui è avvenuta la tragedia.

Le dinamiche dell'incidente

I contorni della vicenda sono ancora da definire, ma ci sono già elementi certi. Innanzitutto, sembra che Chiapparini si fosse recato sul posto per via di un problema con un robot per girare le forme. Un macchinario sofisticato, che però segnalava un problema e perciò aveva deciso di fermarsi per controllarlo. Non è chiaro quando esattamente fosse arrivato e quanto tempo sia rimasto, fatto sta che intorno alle 21 il figlio e alcuni dipendenti, che erano all'esterno, sono stati richiamati dal fragore provocato dalla caduta di migliaia di formaggi.

A cedere una scaffalatura

Come riportato da PrimaTreviglio, per i tecnici di Ats sembra ormai certo che a collassare sia stata una delle scaffalature, un cedimento strutturale. Erano legate per arginare un eventuale effetto domino, ma ciò stavolta non è servito a evitarlo e infatti hanno incominciato a cadere una sull'altra, facendo infine precipitare anche sul 74enne tonnellate di acciaio e prodotti caseari.

Quando gli altri si sono trovati davanti la scena, hanno immediatamente chiamato i soccorsi e sul posto erano arrivati oltre sessanta Vigili del fuoco, che con la loro squadra Usar (Urban search and rescue) e quella di Areu hanno iniziato a cercare l'uomo sotto il cumulo. Ci sono volute undici ore per tirare fuori il suo corpo senza vita. Si trovava a poca distanza dall'ingresso del capannone, ma a causa del materiale da cui era coperto il recupero, avvenuto alle 8.45 di lunedì, è stato comunque difficoltoso.

 

Lascia una famiglia numerosa

L’autorità giudiziaria ha dato il nulla osta per l’affidamento ai familiari della salma dell’imprenditore, poi composta nell’abitazione della Cascina Clientela. Giacomo Chiapparini lascia nel dolore la moglie Angelina, i figli Tiziano e Mary e cinque nipoti. Nell'azienda è stata allestita la camera ardente. I funerali avranno luogo giovedì 10 agosto alle 9.30 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta a Romano.

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