Demolito a sprangate l'autovelox sull'Asse a Bonate Sotto: si era attirato l'odio sui social
Il colpevole si è portato via la telecamera dopo aver strappato tutti i cavi e aver tolto i bulloni dai pali di sostegno
Vandalizzato l'autovelox sull'Asse interurbano a Bonate Sotto. Anzi, a voler essere precisi lo hanno demolito, tale è stato l'accanimento di qualche ignoto nei confronti dell'apparecchio.
La condanna della Polizia locale
Si tratta di quello posizionato prima della galleria San Roberto, uno dei due tanto discussi e installati da luglio scorso. L'altro si trova prima della galleria Papa Giovanni XXIII, nel territorio di Bonate Sopra.
Alla fine del mese scorso, dopo una giornata di prova, si era scoperto che circa il dieci per cento dei veicoli in transito violava i limiti di velocità, ma si era anche precisato che le multe sarebbero scattate solo da inizio settembre. La loro installazione aveva scatenato polemiche (e anche qualche improperio) sui social, attirando l'astio di parecchi utenti. Tra questi, alcuni hanno addirittura gioito alla notizia della sua distruzione.
La scoperta, come riportato oggi (giovedì 10 agosto) da L'Eco di Bergamo, è stata fatta dalla società che gestisce i due dispositivi, che ha avvisato la Polizia locale dei due Comuni. La comandante, Rosalia Galdini, ha condannato il gesto ritenendolo inqualificabile, aggiungendo che solo per miracolo nessun componente si è staccato dal macchinario demolito, precipitando sulla carreggiata e le macchine.
Dispositivo preso a sprangate
Ma cos'è successo? In pratica, qualcuno ha tolto un palo dalla ringhiera di protezione della strada, poi l'ha usata come una spranga per colpire più volte l'autovelox, senza però riuscire a farlo cadere. A quel punto, ha pensato bene di prendersela con la telecamera per la lettura delle targhe, che si trova più in basso ed era quindi a portata di tiro. Con una serie di colpi, è riuscito a farla cadere e se l'è portata via.
Ma il raid non è finito qui, perché il colpevole - per adesso non identificato - ha anche strappato tutti i cavi, sbullonando poi i pali di sostegno del dispositivo, della telecamera e pure dei cartelli che avvisavano gli automobilisti della sua presenza. Col rischio che, appunto, delle parti in questo modo cadessero nel tratto sottostante.
Apparecchio sistemato in giornata
In giornata il dispositivo verrà sistemato, posizionando una nuova telecamera. Il gesto si potrebbe ricondurre al malcontento suscitato dal posizionamento degli apparecchi da parte dei due Comuni, accusati di voler fare cassa. Commenti ai quali avevano replicato i sindaci, spiegando che il loro intento era invece garantire maggior sicurezza.
Non è l'unico caso
Quello avvenuto a Bonate Sotto non è l'unico caso di autovelox vittima della rabbia di qualche automobilista. Sempre ieri, a Cadoneghe (provincia di Padova), qualcuno ci è andato giù ancora più pensate, facendo addirittura esplodere un rilevatore di velocità. Un autovelox particolarmente odiato, che in un solo mese di "attività" aveva già mietuto quasi ventimila vittime. E infatti, non appena si è sparsa la notizia, sui social in molti hanno esultato...
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