I simpaticissimi nomi "politici" dati ai cocktail alle Feste de l'Unità bergamasche
A ogni drink, i Giovani Democratici hanno affibbiato un richiamo locale o nazionale. Tipo lo Spritz "Candidato sindaco di Bergamo"
Al di là di quale sia il proprio ideale politico, le feste estive dei partiti sono sempre una buona occasione per mangiare e passare del tempo in compagnia. In altre parole: se ci si va, non significa che per forza si aderisca a una certa visione o a certi ideali. Sono pur sempre feste.
In questi giorni, ne sono in corso tante in provincia di Bergamo (anche non di partiti, come sapete bene), tra cui anche la Festa dell'Unità a Brembate, organizzata dal Pd provinciale bergamasco e dai Giovani Democratici Bergamo. E proprio questi ultimi sono coloro che si occupano del lato un po' più "umoristico" degli eventi. Come ad esempio la lista cocktail.
Da un po' di tempo, i GD hanno avuto la simpatica idea di chiamare ogni drink proposto con il nome di un politico. E quest'anno accade lo stesso. Ma le menti creative dietro all'idea si sono davvero superate: i nomi e soprattutto le motivazioni dei nomi stessi dei cocktail sono davvero esilaranti. E quanto mai azzeccate.
Partiamo dal classico Spritz, o meglio dal "Candidato sindaco di Bergamo": «Un dilemma difficile, per il Pd cittadino: con l'Aperol o con il Campari?». Si passa poi al Negroni, alias "Pasquale Gandolfi" (sindaco di Treviolo e presidente della Provincia): «Forte e deciso, per sopportare i mal di pancia del Consiglio provinciale». Indicativo il nome dato al Mojito, ovvero "Gabriele Giudici", colui che quasi sicuramente sostituirà Davide Casati alla guida provinciale del Pd: «Fresco, piace a molti, perfetto per progettare un Pgt green come la menta».
Dal locale si passa al nazionale con l'aperitivo analcolico, denominato "Schlein": «Quest'anno ancora più colorato su consiglio del nostro armocromista di fiducia». Sì, bel tocco di autoironia. Meno ironica e più secca la spiegazione del cocktail "La Russa" (ovvero il Vodka Lemon): «Un drink amaro, come avere un fascista seconda carica dello Stato».
Si torna a sorridere con il nome affibbiato allo shot Rum e Pera, ovvero "Drago e Nicoli", in onore dei sindaci di Cologno al Serio e di Romano di Lombardia, da poco diventati moglie e marito: «Uno shot che va a nozze con il dopocena delle Feste de l'Unità e il liscio». Più pungente lo shot di Cointreau, denominato "Salvini": «Perché per fare certe sparate devi bere almeno una decina di shot».