Dopo gli esami

Gianbattista Corna colpito dal padre con cinque fendenti. I funerali domani a Bottanuco

L'autopsia ha evidenziato diverse coltellate, due date col coltello piccolo, le altre (letali) con quello grande. Le esequie il 13 settembre alle 15

Gianbattista Corna colpito dal padre con cinque fendenti. I funerali domani a Bottanuco
Pubblicato:
Aggiornato:

Per i risultati degli esami tossicologici, che stabiliranno se Gianbattista Corna avesse assunto droga prima di venire ucciso dal padre Paolo, si dovrà ancora aspettare. Ma l'autopsia, come riportato oggi (martedì 12 settembre) dal Corriere Bergamo, è già stata effettuata ed emergono nuovi aspetti sulle dinamiche dell'omicidio, avvenuto il 3 settembre scorso a Bottanuco dopo una lite nella loro abitazione in via Castelrotto 24.

Dopo i problemi di droga, il sospetto dell'alcol

Il tutto sarebbe scaturito dall'ultimo episodio di escandescenze del figlio, con alle spalle seri problemi di tossicodipendenza e, a quanto pare, negli ultimi tempi con l'alcol. Quel giorno, di mattina aveva ricevuto dai genitori venti euro, coi quali era andato al bar per tornare ubriaco. Poi ne aveva chiesto altri al pomeriggio, ma gli erano stati negati dal padre, che con la consorte Giuseppina Verzeni riceveva ogni mese da lui lo stipendio da operaio in fabbrica, decidendo poi quanto dargli giornalmente.

Questi infatti erano i termini del loro accordo, dopo che uscito dalla comunità era stato riaccolto in casa dai genitori e Paolo gli aveva trovato un lavoro. Ma con pochi soldi a disposizione, sembra che Gianbattista fosse passato dalle droghe alla bottiglia, e non era la prima volta che li aggrediva, quando gli negavano altro denaro. Tant'è che in un caso, dopo che aveva spintonato la madre, erano dovuti intervenire i carabinieri.

Due coltelli e diversi fendenti

Quella sera, dopo che aveva spinto la madre, il padre era intervenuto, prima assestandogli dei pungi ai fianchi, poi nella concitazione con un coltello piccolo, provocandogli due ferite superficiali a una gamba. Poi il figlio si era spostato in camera sua, dove ha iniziato a distruggere degli oggetti, mentre la donna tentava di calmarlo.

A quel punto, Paolo sarebbe arrivato con una lama più grossa, di venti centimetri: sfidato da Gianbattista, avrebbe inferto i tre colpi mortali all'addome. Cinque quindi in tutto i fendenti, di cui i primi due non gravi, gli ultimi tre fatali per il 54enne.

Nella giornata di ieri (lunedì 11 settembre) la salma della vittima è stata accolta nella casa dove è avvenuto il fatto, perché Verzeni insieme alle altre tre figlie ha deciso di allestire lì la camera ardente. Domani, alle ore 15, si celebreranno i funerali nella chiesa parrocchiale del paese.

Seguici sui nostri canali