Gasperini alla vigilia del Rakow: «Abbiamo un'anima europea. Scamacca? Spiace, ma le alternative ci sono»
Il condottiero dei nerazzurri ha parlato in conferenza stampa del momento che attraversa la squadra e dell'impegno europeo di domani sera
di Fabio Gennari
«L'anima europea dell'Atalanta è sempre stata forte, l’avremo anche quest’anno. Ce la dobbiamo costruire e a volte si passa da risultati anche non positivi. Si guardano gli errori e si riparte. Abbiamo uno spogliatoio forte, c'è comunione di intenti e voglia di andare oltre. Ci sono stati momenti di calo, che sono però stati pochi rispetto alla globalità delle gare, anche a Frosinone e a Firenze. In Europa ci sono sei partite e non 38, l’attenzione si alza perché ogni gara diventa importante. È più alto il ritmo, si incontrano squadre campioni nei loro Paesi e con grande fisicità e quindi bisogna essere necessariamente al meglio per essere competitivi».
Gian Piero Gasperini, sorridente e accompagnato da capitan Toloi, è intervenuto a Zingonia nella conferenza stampa che precede la sfida della Dea al Rakow, formazione campione di Polonia. Il tecnico è tornato anche sul passato, ha ricordato la storica gara contro l'Everton e le cento posizioni scalate nel ranking Uefa in sei anni, ma ha anche detto di guardare solo al futuro.
«Quella sera contro l'Everton è stata una delle più belle, per il risultato e per la prestazione, ma anche perché era la prima dopo tanto tempo. C’era un entusiasmo incredibile, poi abbiamo vissuto sei anni di Champions ed Europa League e poi un anno sabbatico. Personalmente mi fa molto piacere essere di nuovo in Europa, è merito di un campionato dove sul campo ci siamo guadagnati un grandissimo risultato e speriamo di ripartire creando ancora un percorso di livello, come in passato. Io sono molto felice del presente. E spero di essere altrettanto felice per il futuro».
Reduci da un passo falso come quello di Firenze, che analisi ha fatto il tecnico di quella sconfitta? «Sono partite molto equilibrate e la squadra penso abbia fatto cose molto buone, come all’inizio dei due tempi, mentre nella parte finale è uscita la Fiorentina. Il risultato è stato determinato da qualche regalo, al di là del merito degli avversari. Bisogna ripartire dalle cose fatte bene. Non abbiamo tempo di guardarci indietro, né quando vinci né quando perdi. Bisogna analizzare, ma guardare avanti».
Poco o nulla è stato detto sulla formazione: il modulo favorito per il Gasp è il 3-4-3, senza però la possibilità di schierare Scamacca. «Sono dispiaciuto per il suo infortunio, contavo molto su di lui, ma siamo praticamente con la rosa al completo. Dobbiamo trovare alternative, non ci sono particolari infortuni e dobbiamo sottolineare che giocando a calcio ci si può fare male. Capita in ogni partita, in ogni squadra. Speriamo che noi si riesca a saltare qualche giro (ride, ndr)».
Infine, Gasperini ha parlato delle possibili scelte per il Rakow. «La nostra è una squadra ormai conosciuta, c’è stata una rivoluzione davanti, ma ora non abbiamo Scamacca e Touré. Per il resto, la rosa è la stessa di tutti gli ani, ci stra conosciamo e sappiamo quali sono pregi o difetti. Cercheremo di essere un po’ più attenti e di evitare quelle situazioni che si sono viste a Frosinone e Firenze. Le prestazioni vanno osservate anche in base agli episodi: questo credo che riguardi un po’ tutti».