Le aiuole di via Tasso han cambiato volto. E Paganoni ironizza sui «gigioni del centrodestra»
L'opposizione aveva criticato gli spazi, definendoli delle «lettiere per gatti», ma si era specificato che le piante dovevano crescere

Foto dal profilo Facebook di Simone Paganoni
Passato qualche mese, le aiuole di via Tasso a Bergamo hanno decisamente cambiato aspetto e, con tanto di post e foto sui social, il consigliere comunale di Patto Civico, Simone Paganoni, ha pensato di togliersi qualche sassolino dalla scarpa contro il centrodestra, che le aveva definite delle «lettiere per gatti».
Le critiche alle aiuole
A intervento finito, pochi mesi fa, si erano già attirate i commenti sarcastici di qualche cittadino, così come dell'opposizione, che ne aveva criticato il progetto. Tra l'altro, si era fatta anche qualche osservazione sull'utilizzo improprio che ne faceva qualche padrone di cani, che permetteva agli animali di espletare i loro bisogni nella ghiaia o a lato delle piantine, appena messe a dimora. Così, Palazzo Frizzoni era dovuto correre ai ripari posizionando dei cartelli, per chiedere ai proprietari di avere maggior rispetto.
Adesso, però, piaccia o non piaccia lo stile gli esemplari sono cresciuti e hanno riempito gli spazi, che forse prima potevano sembrare un po' spogli, ma proprio perché si doveva dare il tempo alle essenze di svilupparsi e dare volume e colore al tutto.
Il post di Paganoni
«"Lettiere per gatti" le avevano definite i gigioni del centrodestra - ha esordito Paganoni -, quelli che quando un progetto, un'infrastruttura o un'opera non è ancora finita, sono già pronti a criticare, a prescindere. Oggi, a distanza di pochi mesi, quelle trenta aiuole di via Torquato Tasso non sono belle, sono stupende. Colori, forme, aromi e profumi che si intrecciano e si mischiano. Grazie all'assessora Marzia Marchesi e a Nigel Dunnett (planting design e professore universitario): un'altra sfida vinta per una città diversa, più bella, più attrattiva alla faccia degli impazienti e rosiconi del centrodestra».
Nuova querelle
Insomma, quei commenti ironici sul lavoro di Dunnett (uno dei "Maestri del paesaggio") ad alcuni esponenti del centrosinistra non erano proprio piaciuti, anche perché arrivati, pare di capire, quando l'opera non era (o non si era) ancora compiuta nella sua interezza. Se ora siano belle o meno, può anche essere un'opinione soggettiva da lasciare ai lettori. Resta però da capire se gli esponenti dell'opposizione, rintuzzati da Paganoni, decideranno di rispondere, innescando una nuova querelle, oppure lasceranno perdere. Le amministrative non sono poi così lontane e tutto è possibile.