La Ciclovia della Cultura sarà pronta per fine anno (in ritardo, ma almeno si farà)
L'eredità di un evento speciale. Da Piazza Vecchia a Piazza della Loggia, 76 km nella natura. E poco importa se le installazioni d’arte sono in ritardo
di Angela Clerici
Una buona notizia per gli appassionati del ciclismo e della mobilità dolce: la ciclabile della Cultura si farà. Il cantiere è stato consegnato - sia a Bergamo che a Brescia - e le ditte che hanno vinto l’appalto dovrebbero terminare i lavori per fine dicembre.
I lavori sono finanziati in buona parte dalla Regione Lombardia che ha stanziato sei milioni di euro complessivi per le due province; e per la parte bergamasca l’intervento è diviso in quattro lotti, tra Bergamo e Sarnico. Anche i cugini di Brescia sono partiti con i lavori, lo scorso 7 settembre.
Per la nostra metà, il primo lotto, affidato all’impresa Colosio, va da Bergamo a Orio-Seriate; il secondo da Brusaporto a Montello e Carobbio affidato a Edil Scavi; il terzo da Carobbio a Grumello che sarà opera dell’impresa Carta; il quarto da Castelli Calepio a Sarnico ha come protagonista l’impresa Filippi. Ci saranno cinque punti di ricarica per le bici elettriche collocati nelle cinque aree di sosta attrezzate.
Il percorso doveva essere pronto per maggio e doveva rappresentare l’unione ideale fra le città cugine: resterà, dicono gli ottimisti, quelli del bicchiere mezzo pieno, come eredità, come retaggio di questo anno speciale. E hanno ragione. L’importante è farla bene.
A oggi, tra Bergamo e Sarnico ci sono dei tratti di pista ciclabile, sono da raccordare, da sistemare. C’è il tratto sul fiume Oglio, risalendo dalla parte bassa di Castelli Calepio che è da rendere tutto praticabile perché per una parte è praticamente impossibile percorrerla, resta dentro una proprietà privata.
Mancano tratti, mancano raccordi, mancano cartelli, segnaletica. Poi (...)