Cantiere a Redona, sono 8 i parcheggi cancellati, non 24, e nessuno stallo verrà tolto da via Don Orione
Rispondono Brembilla e Zenoni che precisano l'impatto effettivo dei lavori e ne sottolineano l'importanza per connettere le ciclabili
«Il numero totale dei presunti parcheggi cancellati dall'intervento non è di ventiquattro, né tantomeno di ventiquattro per lato, ma di circa otto, considerato che metà della via non sarà interessata da alcun lavoro e anche laddove si interviene lo si fa su un lato solamente, per circa quaranta metri». Sono queste le precisazioni che l'amministrazione comunale di Bergamo dà in merito ai lavori in corso a Redona sulla base delle sollecitazioni arrivate da parte del consigliere della Lega Alberto Ribolla, che i 19 settembre aveva presentato un'interrogazione in merito.
La preoccupazione dei cittadini
In particolare, il consigliere di minoranza si era fatto portavoce dei residenti che «hanno chiesto informazioni in merito agli operai presenti in loco (viste le lunghe tempistiche), i quali hanno riferito che il cantiere della durata di un mese e mezzo riguarderà anche l'allargamento del marciapiede con contestuale eliminazione di tutti i posti auto e non solo l'asfaltatura e la segnaletica orizzontale». Sottolineando la «particolare preoccupazione» dei cittadini nel caso in cui fosse previsto l'ampliamento del marciapiede con contestuale eliminazione di tutti i posti auto.
Un cantiere per connettere le ciclabili
Nella risposta all'interrogazione i due firmatari, l'assessore ai lavori pubblici Marco Brembilla e all'ambiente e mobilità Stefano Zenoni, hanno spiegato il motivo del cantiere: «con questi lavori si crea una ciclabilità continua tra tre quartieri, si attuano le previsioni del bicicplan, si connettono diversi parchi cittadini tra loro e si realizza un pezzo importante dalla futura connessione ciclabile continua tra la Green Way (e la Valle Brembana) e la Valle Seriana; i "posti auto" interessati dall'intervento di allargamento del marciapiede non sono in realtà ufficialmente istituiti: fino ad oggi si è tollerata una sosta a lato carreggiata, vista la natura a fondo chiuso della suddetta via».
Le rassicurazioni dell'amministrazione
In particolare, i lavori creeranno la connessione tra due tratti esistenti di piste ciclabili: da un lato arriva quella proveniente da San Colombano, Parco Quintino, Monterosso e Parco Goisis; dall'altro la pista proveniente da Torre Boldone, area ex Filati Lastex, Redona, Parco Turani e Parco Brumat. Nel merito i due assessori spiegano: «Non vengono toccati i posti auto di Via Don Orione e nelle vie limitrofe, visto che la connessione in questione sfrutterà poi i percorsi interni a Parco Brumat».
Ma Ribolla dove le prende le informazioni al bar del mojito?
Quindi gli assessori hanno previsto otto posti auto alternativi, visto che le auto non spariranno? Sarebbe bastato allungare la pista ciclabile esistente sullo stesso lato, togliendo mezzo metro di terra, senza eliminare parcheggi, per evitare problemi ai cittadini. Ma evidentemente gli assessori preferiscono creare problemi a chi lavora, invece di risolverli. Piste ciclabili che il 95% dei ciclisti non usa, restando comunque in mezzo alle strade, peraltro.