La polemica

Lavori a Redona per allargare il marciapiede: scompaiono i posti auto, ma i residenti protestano

Gli stalli in via Don Guanella saranno eliminati, ma sono utili a residenti, frequentatori di campo da calcio e Centro Don Orione

Lavori a Redona per allargare il marciapiede: scompaiono i posti auto, ma i residenti protestano
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Partiti i lavori ieri (martedì 19 settembre) in via Don Guanella, nel quartiere di Redona a Bergamo: l'obiettivo, allargare il marciapiede (lato condominio), oltre ad asfaltare e realizzare la segnaletica orizzontale. I lavori, però, hanno contrariato alcuni residenti, perché a quanto sembra si elimineranno anche tutti i posti auto presenti lungo la via, e la questione è arrivata anche in Consiglio comunale, con un'interrogazione del leghista Alberto Ribolla.

Parcheggi utili al quartiere

Nel frattempo, i cartelli con il divieto di sosta, valido fino al 30 ottobre prossimo (da quando proprio non si potrà più parcheggiare) sono già stati piazzati e rimarranno lì quindi per un mese e mezzo. Nel frattempo arrivano le prime lamentele degli inquilini, che fanno notare che dall'altro lato della strada si trova già un marciapiede con pista ciclabile, e che togliendo gli stalli per la sosta delle auto, sia loro che i frequentatori del quartiere (vicino c'è il campo da calcio e il Centro Don Orione) si ritroverebbero in difficoltà.

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I residenti non sapevano dei lavori

Alcuni hanno fatto presente che, come accaduto per la via Papa Leone XXIII, non erano stati avvisati e quindi in molti l'avrebbero scoperto chiedendo spiegazioni agli operai. Inoltre, Ribolla nella sua interrogazione ha raccolto le impressioni dei residenti, che riterrebbero l'intervento in questione dannoso. I posti auto, 24 per ogni lato della via, sono quindi destinati a scomparire. Adesso, infatti, il cantiere è ormai partito e quindi sarà difficile che il Comune riveda il progetto.

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Commenti
Edoardo

Se ci fosse stata la circoscrizione, nell' esercizio delle sue funzioni, avrebbe tutelato i residenti e i parcheggi, sempre più preziosi in una città " ingessata". Nel frattempo la rete, voluta dal comune, dorme sonni profondi. Edoardo

Francesco Giuseppe

Come sempre i comune decide, senza interpellare nessuno, facendosi gli affari propri e dei propri amici. chi se ne frega degli altri. Per le solite 4 biciclette di nulla facenti danneggiano gli abitanti e tutti coloro che vi lavorano. Potevano allungare la pista già esistente, sullo stesso lato, togliendo un metro di terra e senza toccare i parcheggi, invece no, DOVEVANO danneggiare chi lavora.

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