La replica

Caso logistica a Cortenuova, la versione della Provincia: «Ci saranno misure di compensazione»

Un prossimo procedimento, non ancora iniziato, definirà autorizzazioni, pareri, assensi, nullaosta e anche i possibili impatti ambientali

Caso logistica a Cortenuova, la versione della Provincia: «Ci saranno misure di compensazione»
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Dopo la denuncia di Legambiente circa il nuovo polo logistico di quattro ettari, per la cui realizzazione sono stati tagliati 5.500 metri quadrati di area verde e con nuove piantumazioni che sarebbero state promesse in provincia di Pavia, la Provincia di Bergamo ha voluto chiarire alcuni punti tramite un comunicato. Nello specifico, si parla dell'autorizzazione paesaggistica rilasciata lo scorso agosto - e citata anche da Legambiente - dal Servizio Ambiente e Paesaggio - Settore Ambiente di via Tasso e che non riguarderebbe un polo intermodale, bensì un edificio a destinazione logistica.

«L’autorizzazione - spiega il Segretario generale della Provincia Immacolata Gravallese - è stata rilasciata alla società Sequenza spa, in quanto parte dell'area interessata dall'intervento ricade in vincolo paesaggistico per la presenza di un'area classificata "bosco", dal Piano di Indirizzo Forestale (Pif) della Provincia di Bergamo, che in questo caso ha specifica competenza».

L'area boschiva con estensione di circa quindicimila metri quadrati, da progetto, viene ridotta di circa un terzo mantenendo la fascia a verde lungo la linea ferroviaria a nord dell'aria. Questa autorizzazione, spiegano dalla Provincia, riguarda il solo vincolo paesaggistico e non la realizzazione delle opere né le misure di compensazione, che dovranno «essere definite in un successivo procedimento», come sottolineato dal consigliere delegato all'ambiente e comunità energetiche Gianfranco Masper, che si è detto sorpreso dalla presa di posizione di Legambiente la quale ha criticato il rilascio dell'autorizzazione «come se la Provincia avesse trascurato di considerare gli impatti dell'intervento».

Impatti ambientali e misure ancora da definire

«La procedura di verifica di assoggettamento a Via (Valutazione di impatto ambientale, ndr) a cui è stato il progetto di realizzazione di una nuova attività logistica a Cortenuova ha avuto esito negativo - aggiunge la dott.ssa Gravallese - pertanto per essere utilizzato dovrà essere oggetto di Via nell'ambito di un Procedimento autorizzato unico (Paur) a oggi non ancora iniziato». In quella sede saranno quindi acquisite, per forza di cose, tutte le autorizzazioni, i pareri, i nullaosta, gli assensi e valutati tutti i possibili impatti ambientali, oltre alle relative misure di mitigazione e compensazione.

La trasformazione del territorio dovuta alla diffusione di nuovi insediamenti logistici e la necessità di governarli correttamente, fanno sapere dalla Provincia, hanno portato ad avviare uno studio in collaborazione con il Centro Studi sul territorio Lelio Pagani dell'Università di Bergamo per approfondire impatti territoriali, ambientali e socio-economici.

«In attesa della revisione del Ptr e di un intervento legislativo più incisivo in merito alla logistica verrà, al termine dell’attività di ricerca, proposto al Consiglio Provinciale di integrare i contenuti del Ptcp al fine di coordinare la localizzazione degli interventi logistici affinché siano privilegiati ambiti ad alta accessibilità, aree già edificate e/o quelle da rigenerare». Obiettivo: minimizzare il consumo di suolo (in particolare aree agricole) e ridurre gli impatti del territorio, con previsione di compensazioni e mitigazioni anche sui Comuni adiacenti. «Le procedure in corso di esame potranno interessare anche interventi come il nuovo edificio a destinazione logistica nel Comune di Cortenuova».

Commenti
Francesco Giuseppe

Questa amministrazione provinciale è ignobile. Riesce ancora a peggiorare , nonostante ciò che ha già fatto, dalle strade ai poli logistici e ai rondò. A Cividate, poco lontano, hanno permesso di costruire in polo logistico di Amazon (enorme) più quello di Italtrans (altrettanto enorme). Adesso a poca distanza permettono di costruire questo scempio. Veramente il verde, i campi, l'agricoltura che ci da da mangiare non interessa? Diventeremo solo consumatori di prodotti e cibo costruiti da altri in chissà quale angolo del mondo con qualità infima? La logistica serve a questo, a trasportare e distribuir i prodotti di altri, non i nostri! Veramente preferiscono continuare a danneggiare il nostro territorio, la nostra economia e la nostra gente in questo modo allucinante? Per non dire dei poli logistici Amazon di Casirate e Castelli Calepio.... Meno male che ci saranno le elezioni locali il prossimo anno. Spero che la gente si ricordi di queste cose, votando per i comuni che poi eleggeranno il presidente della provincia. Spero saremmo intelligenti e di no vedere più questi pessimi amministratori provinciali al potere!

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