La pizzeria inclusiva di Bergamo Pit'sa è la migliore Start-up under 40 in Italia del 2023
A meno di un anno dalla sua apertura, il locale ha ottenuto l'importante riconoscimento: «Lo dedico ai ragazzi e al lavoro che stiamo facendo»
A meno di un anno dalla sua apertura in via Pitentino 6, la pizzeria inclusiva Pit'sa non solo ha strappato sorrisi ai clienti e donato gioie ai loro palati, ma si è anche aggiudicata un premio molto importante. L'attività bergamasca si è infatti guadagnata il Best Start-up and Next Genaration Awards all'interno dei Retail Awards 2023.
Una giovane eccellenza
La categoria Best StartUp & Next Generation premia il talento Under 40 che si è affermato per le sue idee innovative e per la capacità di sfidare in modo disruptive le regole della digital transformation. E quest'anno, tra le tante eccellenze del retail italiano, è Pit'sa quella che meglio ha saputo mettere al centro delle loro strategie l'innovazione digitale e la creatività, oltre all'attenzione all'ambiente e all'impatto sociale con alte performance d'impresa.
Perché proprio Pit'sa
Il motivo sta tutto nella descrizione stessa del progetto: «Pit'sa è un format innovativo: staff di dodici persone di cui sette con la sindrome di Down, un progetto inclusivo e sostenibile nello stesso tempo. Aperta a Bergamo, è in apertura a Milano. Le pizze sono realizzate con materie prime sostenibili e di origine vegetale, ottenute da agricoltura genuina e non da allevamenti intensivi, senza sfruttare gli animali».
Il fondatore di Pit'sa Giovanni Nicolussi, intervistato al momento della premiazione, dal palco ha dichiarato: «Dedico questo premio ai ragazzi e al lavoro che stiamo facendo da un anno».
Da tristemente da pensare come solo attraverso premi "superficiali e surrogatori" persone con sindrome di down possano essere accettate nella nostra società "surrogata di tanta benevolenza e inclusione"..e dire che nel ventunesimo secolo realtà come questa (e non solo con il down simpatico che fa il cameriere/pizzaiolo) dovrebbe essere la semplicità normalità. Che società di "poveracci"che siamo. In ogni caso... bravi ragazzi, un abbraccio -non surrogato -a voi,anche senza premi.