Bakker finalmente protagonista: titolare in Europa, l'olandese ha risposto presente
Prestazione convincente e importante per il laterale ex Leverkusen, che fino a ieri aveva giocato appena 89' (recuperi compresi) in 7 partite
di Fabio Gennari
Prima di Atalanta-Sturm Graz, la stagione di Bakker era stata questa: sette presenze, 89 minuti giocati e nessuna traccia importante lasciata con la maglia nerazzurra.
Ieri sera (9 novembre), al Gewiss Stadium, il ragazzo ha invece giocato da titolare, mettendo insieme più minuti di quanti ne avesse collezionati in precedenza e, soprattutto, ha lanciato segnali importanti per il futuro. Dopo settimane passate ai box con la convinzione che Gasperini non lo vedesse, sembrava certa una sua partenza a gennaio. E invece il campo ha rimescolato le carte.
Bakker ha fatto una partita importante contro lo Sturm Graz per spirito, corsa e tecnica. Per uno che veniva accusato di non saper difendere ci sono state delle diagonali difensive che meritano di essere riviste. Certo, la sua dote migliore è probabilmente la propulsione in avanti, ma serve un po' di pazienza e, soprattutto, minutaggio. Ruggeri è una risorsa preziosa e sta giocando molto bene, ma la società in estate aveva investito 10 milioni di euro per strappare l'olandese al Leverkusen e la speranza è quella di raccogliere frutti importanti.
Il ragazzo non è Gosens, è Bakker. I confronti sono sempre complicati e ingiusti, ma la gara contro lo Sturm Graz ha raccontato di come l'Atalanta abbia davvero due esterni mancini che possono scendere in campo da protagonisti. Ovvio che serviranno conferme, ma ci sono talmente tante partite che lo spazio per concedere altre presenze al numero 20 della Dea di sicuro non mancherà. E allora benvenuto a Mitchel Bakker, finalmente lo abbiamo visto all'opera e la curiosità di tutti è per le prossime gare in cui sarà mandato in campo dal Gasp.
Un esterno con un piede cosi non ne trovi tanti. Se non fosse esploso Ruggeri sicuramente lo avremmo visto titolare. Ormai Gasp lo conosciamo, quando dice che non guarda ai risultato fa lo gnorri e per raggiungerlo sfrutta al massimo chi gli dà fiducia e non fa turn over. Quindi noi parliamo e e facciamo sentenze. Lui e solo lui ha il diritto di scegliere x il bene della squadra.