in Consiglio comunale

Basta centri commerciali e limiti alle strutture medie: Seriate promuove i negozi di vicinato

Con l'adozione del nuovo Piano del commercio l'amministrazione vuole valorizzare il tessuto economico e commerciale del territorio

Basta centri commerciali e limiti alle strutture medie: Seriate promuove i negozi di vicinato
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A Seriate è stato approvato nel Consiglio comunale di ieri, lunedì 13 novembre, il Piano del commercio. Si tratta della programmazione che disciplina l'insediamento delle attività economiche-commerciali del territorio nei vari contesti urbanistici in base a criteri che hanno come obiettivo l'equilibrata distribuzione degli insediamenti economici-commerciali, nel rispetto del tessuto urbano esistente e previsto.

La linea di indirizzo dell'amministrazione è quella di evitare l'insediamento di grandi strutture commerciali e limitare quelle medie, per tutelare i negozi di vicinato.

Regolare i prossimi insediamenti

Sono state così individuate le zone sature e quelle in cui è invece possibile aprire punti di vendita al dettaglio dei prodotti di propria produzione, per una superficie di vendita massima di 250 mq, e nuove medie strutture di vendita non alimentare, limitandone le metrature dai 251 ai 500 metri quadrati.

Il sindaco Cristian Vezzoli, valorizzando il lavoro dell'assessore al Commercio Dimitri Donati, spiega: «Il piano serve a regolare i prossimi insediamenti commerciali e a creare sistema nel settore del commercio. Si affianca agli altri interventi per sostenere il commercio e i commercianti con la consapevolezza che offrono un servizio importante al territorio e sono una ricchezza per la città. Da oggi Seriate dispone di una pianificazione commerciale utile a sostenere il commercio presente e coordinare le future aperture».

Area per area

Entrando nello specifico per ogni singola zona:

  • nel centro storico si trovano edifici di tutela storica e architettonica, servizi di pubblica utilità, come il Comune, l'ospedale, la chiesa, la casa di riposo, le scuole, la biblioteca, e una serie di esercizi commerciali, di somministrazione e di altre attività di servizio che si affacciano in prevalenza su vie o piazze urbane. L'intenzione strategica è realizzare un «Centro commerciale naturale» accorpando tutte queste realtà al dettaglio, così da consentire una passeggiata ininterrotta tra negozi. L'obiettivo è recuperare la centralità dell’area puntando all'apertura di nuove attività in locali chiusi da tempo e a tipologie merceologiche qualificanti e legate alla tradizione locale. A tutela della rilevanza storica della zona si esclude la presenza di locali disco-bar, american-bar, sale da ballo, locali notturni e simili. È consentita l'attività ricettiva non alberghiera con B&B, abitazioni collettive, pensioni e affittacamere, in locali opportunamente recuperati.
  • Nelle aree Serena, Luce, Risveglio, San Giuseppe, dalla forte connotazione residenziale, si punta al rilancio della Galleria Italia, dove sono presenti spazi sfitti, e all'apertura di negozi quali parrucchieri, estetisti, lavanderie, anche automatiche, esercizi di somministrazione alimenti e bevande, piccoli laboratori di panetteria, pasticceria, gelateria, gastronomia, banche e istituti di credito, studi medici e uffici legati al terziario.
  • Nella zona di Comonte, caratterizzata da ambiti residenziali distanziati tra di loro, da un ambito produttivo e dall’insediamento della grande distribuzione con un elevato grado di attrattività, è consentita l’attivazione di servizi di pubblica utilità.
  • Nell'area di Cassinone, dalla prevalente destinazione agricola con rilevanti insediamenti produttivi, è esclusa l’attivazione di medie e grandi strutture di vendita per evitare il consumo di suolo, mentre è consentita l’apertura di attività ricettizie, bar o ristoranti nelle vicinanza della zona residenziale.

La valorizzazione del tessuto commerciale

«Sono molto soddisfatto per l'approvazione della componente economica e commerciale, che concretizza i propositi annunciati sin dal principio del mio incarico, sintetizzabili nella tutela e nella valorizzazione dei negozi di vicinato e nella regolamentazione all’espansione della media e grande distribuzione. È evidente che dove c’è il piccolo commercio, la tutela dei negozi storici e di nicchia, la città è viva - aggiunge l'assessore Donati -. Grazie a questo strumento il commercio viene valorizzato sia da un punto di vista urbanistico che produttivo».