Stranezze

Djimsiti, Koopmeiners e le scelte dei commissari tecnici, che non pensano alle squadre di club

I tecnici delle varie nazionali fanno il loro interesse ed è giusto così, ma le società sono sempre in balìa degli eventi e sperano di non avere problemi

Djimsiti, Koopmeiners e le scelte dei commissari tecnici, che non pensano alle squadre di club
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di Fabio Gennari

Premessa: giocare per la nazionale del proprio Paese è sempre importante e riempie d'orgoglio. Seconda premessa: i calciatori, quando scendono in campo, hanno comunque modo di allenarsi giocando, ritmi e riferimenti di una partita sono molto diversi da quelli delle sedute di lavoro in gruppo e quindi giocare è sempre positivo. Per tenere ritmo e condizione, ma non solo.

Detto tutto questo, a volte ci sono alcune scelte dei commissari tecnici che diventano difficili da comprendere se vengono osservate e analizzate con gli occhi delle squadre di club.

Berat Djimsiti con l'Albania e Teun Koopmeiners con l'Olanda, negli ultimi due giorni, hanno giocato entrambi 90 minuti. Sono atleti e certo questo non rappresenta un problema. Il punto è che il difensore ha guidato la sua squadra da centrale titolare nello 0-0 contro Far Oer pochi giorni dopo la matematica qualificazione già ottenuta grazie al pareggio in Moldavia, mentre il centrocampista ha giocato tutta la partita contro Gibilterra, finita 6-0 per gli olandesi (3-0 il primo tempo, anche Koopmeiners in gol) e mai in discussione.

Normale allora che in casa Atalanta ci si chieda: perché non risparmiare Djimsiti per una porzione di gara regalandogli la passerella con ovazione dello stadio? E ancora: dopo un primo tempo chiuso 3-0 con tanto di gol segnato, una bella staffetta con de Roon (tutta la partita in panchina) che in campionato è squalificato? Domande lecite, risposte semplici: i ct delle nazionali, giustamente, fanno le loro scelte in autonomia e bisogna solo sperare, ogni volta, che non arrivi il pestone o il problemino muscolare.

Pensando ai tour de force delle squadre di club impegnate anche in Europa e alla prossima Coppa d'Africa, un'ultima domanda (che è poi la solita): possibile che non ci sia modo di organizzare i calendari internazionali in modo diverso?

Commenti
Francesco Giuseppe

Le nazionali non dovrebbero giocare durante i campionati. I giocatori sono pagati dalle società e, se sono acciaccati dopo le partite, causano dei danni alle squadre di appartenenza. Come detto bene dal giornalista, le scelte delle nazionali sono incomprensibili.

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