Chiesta l'archiviazione per la frana ad Ardesio: nessun elemento per identificare i responsabili
Lo smottamento dello scorso 5 aprile fu tremendo, tanto che alcune famiglie sono ancora sfollate e isolate, eppure...
Le immagini sono ancora vivide e nonostante il disastro sia stato più contenuto di quanto potrebbe sembrare - non ci fu nessun morto e nessun ferito - la frana che colpì Ardesio lo scorso 5 aprile fu tremenda, tanto che ancora oggi alcune famiglie sono sfollate, altre isolate. La pm Letizia Ruggeri, incaricata del fascicolo aperto per fare luce su eventuali responsabilità, ne ha chiesto l’archiviazione.
Perché l'archiviazione
La notizia è data da ValSeriana News che riporta quanto scritto nel provvedimento: «Non sono emersi elementi utili per l'identificazione dei responsabili o comunque per la ulteriore prosecuzione delle indagini». Inoltre nei fatti denunciati non non si ravvisano elementi costitutivi di reato. L'udienza davanti al giudice per le indagini preliminari Stefano Storto è stata fissata il 19 marzo 2024. A quel punto il gip potrebbe accettare l'istanza della pm, oppure chiedere ulteriori indagini.
«Paghi Enel»
Eppure, in molti avevano parlato di disastro annunciato e chiesto che dei danni ingenti (furono ben settanta le famiglie isolate) se ne facesse carico Enel. Questo perché alla del grande smottmento vi fu il cedimento del canale di adduzione che collega Gromo alla centrale Enel Green Power, alle porte di Ardesio. Questo centenario canale artificiale di oltre quattro chilometri è una delle quattordici grandi derivazioni dislocate nel territorio bergamasco, con una potenza nominale media di 6,4 megawatt.